Pensionato di Piazza Armerina muore poche ore dopo una lite con il vicino pregiudicato, l’abitazione del suo aggressore è stata data alle fiamme

Piazza Armerina. E’ morto venerdì sera nell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta Angelo Belfiore, un pensionato di 77 anni (nella foto), che giovedì scorso aveva litigato di brutto con un pregiudicato Salvatore Nicotra di 41 anni a causa dell’affissione di un manifesto necrologio nel muro della sua casa. Nel corso della lite Salvatore Nicotra, che per camminare usa una stampella, l’ aveva presa e colpito più volte alla testa di Belfiore in maniera violenta, finito a terra in un pozza di sangue, mentre la moglie del Belfiore,venuta in difesa del marito,veniva strattonata e buttata a terra. A quel punto intervenivano dei passanti e la lite veniva sedata, quindi Belfiore veniva preso e trasportato all’ospedale Chiello, dove i medici del pronto soccorso lo medicavano delle ferite alla testa con 14 punti di sutura, e la prognosi è stata di dieci giorni. Venerdì mattina Angelo Belfiore veniva colpito da infarto per ben due volte in condizioni molto gravi per cui veniva trasportato in ambulanza all’ospedale S.Elia di Caltanissetta. Le cure prestate non davano esito positivo e Angelo Belfiore decedeva dopo qualche ora, mentre gli agenti del commissariato di Piazza Armerina, diretti dal commissario capo Gabriele Presti, arrestavano Salvatore Nicotra colpevole di lesioni aggravate, quando ancora Belfiore era vivo ma la Procura della Repubblica decideva di porlo in libertà. E’ chiaro che nessuno poteva pensare che Angelo Belfiore potesse morite per complicazioni di carattere cardiaco. Non è la prima volta che Salvatore Nicotra, in possesso di tre misure cautelari, aggredisce un anziano, era successo lo scorso anno il 30 aprile, ed in precedenza aveva storie di droga. Durante la notte di ieri, intorno alle tre, si è verificata un’appendice di questa triste storia. Infatti, ignoti versavano del liquido infiammabile nel portone dell’abitazione di Salvatore Nicotra dandogli poi fuoco con le fiamme che si espandevano immediatamente e pericolosamente. Salvatore Nicotra (nella foto) con la moglie ed i figli, capito il pericolo, per fuggire, o per evacuare l’abitazione aprivano il portone che era diventato incandescente, quindi costretti ad ustionarsi le mani, più gravemente la moglie. I due venivano accompagnati all’ospedale Chiello per le cure del caso. La più grave la moglie che ha una mano fortemente ustionata ,mentre Salvatore Nicotra riportava delle ustioni sparse. I vigili del fuoco riuscivano a domare le fiamme. Gli agenti del commissariato, diretti dal commissario Gabriele Presti, stanno svolgendo indagini perché l’incendio è stato doloso, una specie di vendetta all’aggressione.