Crisi. Enna: Qualche anno fa di questi tempi la città si sarebbe svuotata

Qualche anno fa, di questi tempi la città si sarebbe svuotata. O quasi. Invece, con la recessione in atto, i prezzi alle stelle e la difficoltà ad arrivare alla fine del mese, per molti ennesi naufraga l’idea di lasciare la città anche per qualche settimana. Dunque, anche Enna, così come tante altre città, è stata raggiunta dalla crisi economica: lo si nota dal traffico, caotico come sempre, dai negozi aperti, dal movimento in generale, per cui si può ben dire che le vacanze sono diventate un lusso per pochi.”La crisi c’è – dice la signora Gaetana Gervasi incontrata all’interno di una agenzia di viaggi di Enna bassa – inutile nasconderlo. Si cerca il risparmio e una vacanza più breve”. “Alcuni amici nostri – le fanno eco i coniugi Fornasier – pur di risparmiare si stanno mettendo insieme per affittare a Cefalù, a 600 euro, un appartamento per una settimana di vacanza. Noi che siamo in due a lavorare, anche se con grossi sacrifici, stiamo vedendo se possiamo realizzare un viaggetto. La crisi c’è”. L’alta stagione turistica – a sentire gli addetti del settore – è in pieno svolgimento, ma nulla di nuovo si svolge sotto il sole. Le agenzie di viaggio – tranne qualche eccezione – sono semideserte. “Rispetto all’anno scorso c’è stato un drastico calo – dice il titolare di un’altra agenzia – Un calo che si aggira intorno al 35%”. “La gente ha voglia di viaggiare –commentano Angelica La Martina e Tonino Marzo – solo che non si chiede più dove andare, cosa le piace visitare, insomma quale potrebbe essere la destinazione per quest’anno perchè l’occhio è rivolto solo e principalmente al prezzo. Molto sono le richieste di crociere anche perchè i prezzi si sono notevolmente abbassati”. E proprio su questo punto che quasi tutti gli agenti di viaggio di Enna sono d’accordo. Chi si può permettere di andare in vacanza, in maggioranza famiglie con doppio stipendio, punta a un prodotto medio. E il prodotto medio più conveniente pare che per il 2012 sia costituito dal viaggio in Egitto a Sharm el Sheik. E’ l’unico prodotto – sostengono gli operatori turistici – che generalmente riusciamo a vendere, anche perchè a parità di prezzo tra un hotel italiano tre stelle e uno a cinque stelle di Sharm el Sheik, è ovvio che si sceglie quest’ultimo”. Poi c’è la Spagna e qualcosina in Grecia”. Questo accade dunque nella fascia media del mercato. Per quella bassa la musica è diversa. Quasi tutti approfittano dei week-end e il fai da te per qualche giorno a mare. Infine, i giovani che se lo possono permettere e non sono, purtroppo, molti. “Generalmente scelgono – sottolinea Angelica La Martina – Barcellona, Ibiza, Malta, Croazia. Mete per lo più dinamiche con locali alla moda, discoteche per divertirsi”.

Giacomo Lisacchi