Piazza Armerina: sospeso il bando per assegnazione stalli del mercato a villa del Casale

Piazza Armerina. Sospeso, dopo la seduta del consiglio comunale piazzese di venerdì scorso, il bando di concorso pubblico per l’assegnazione in concessione decennale degli stalli del mercato giornaliero che si tiene presso il sito archeologico della Villa romana del Casale. Il bando prevedeva la possibilità di presentare domanda di partecipazione fino a ieri, invece con la sospensione per 10 giorni consecutivi il termine è stato spostato al 21 gennaio prossimo. Il provvedimento è stato adottato dal responsabile del servizio del settore attività produttive e sviluppo economico, Debora Giorgio, e dal responsabile del medesimo settore Paolo Gabrieli.
La sospensione è stata decisa alla luce dell’incontro svoltosi il 10 gennaio scorso presso l’assessorato regionale alle attività produttive. Il deputato Venturino infatti ha accompagnato a Palermo i rappresentanti delle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, un rappresentante dei commercianti della Villa e i funzionari del Comune di Piazza Armerina per avere chiarimenti sulla legittimità del bando dai funzionari dell’assessorato regionale. La sospensione è stata decisa anche a seguito di altri fatti. Il ricorso gerarchico del sindacalista Filippo Villareale in qualità di componente della commissione comunale commercio su aree pubbliche, con la quale, lo stesso Villareale, ha richiesto l’annullamento in autotutela del regolamento comunale per il funzionamento e la concessione degli stalli del mercato giornaliero della Villa romana del Casale e di conseguenza, l’annullamento del bando di concorso pubblico per l’assegnazione in concessione decennale degli stalli del mercato.
Decisive per la sospensione sono state poi senz’altro le determinazioni assunte dal consiglio comunale svoltosi lo scorso venerdì sera. Il consiglio comunale ha formulato un atto di indirizzo al responsabile del settore attività produttive per la sospensione dei termini del bando per l’assegnazione dei box della nuova area commerciale della Villa in attesa di verificare la legittimità della procedura di approvazione del regolamento. Inoltre al segretario comunale Carolina Ferro i responsabili rispettivamente del servizio e del settore hanno chiesto di fornire indicazioni in merito alla legittimità procedurale nell’adozione ed approvazione del regolamento posto a base del bando pubblicato.

Dal Consiglio comunale: “Il mea culpa” del civico consesso sul regolamento della area commerciale della Villa romana del Casale. Venerdì sera alle 18 le panche destinate al pubblico dell’aula del consiglio comunale erano gremite come accade di rado, poiché erano parecchi gli argomenti inseriti all’ordine del giorno che destavano particolare interesse per la comunità piazzese. In particolare erano presenti i 30 operatori commerciali dell’area di vendita attigua alla Villa romana del Casale e i componenti della delegazione piazzese del comitato No Muos.
Dopo le problematiche relative al regolamento per gli ambulanti a posto fisso per la somministrazione di alimenti e bevande l’aula ha dedicato il resto della seduta all’argomento riguardante la complicata vicenda delle modalità di assegnazione dei box presso l’area commerciale attigua alla Villa romana del Casale.
Sono state affrontate e discusse le questioni attinenti al regolamento e al bando per gli operatori commerciali della Villa che in questi giorni attraverso una intensa attività sindacale hanno manifestato il loro dissenso protestando anche con un sit-in presso l’atrio Fundrò. Presente in aula per la trattazione dell’argomento anche l’onorevole Venturino che ha accompagnato alcuni giorni fa i sindacalisti e gli operatori presso l’assessorato regionale al commercio per avere chiarimenti sulla vicenda. In buona sostanza dagli interventi in aula dei consiglieri, del sindaco e del segretario generale del Comune, Carolina Ferro, è emerso che il regolamento posto alla base del bando e approvato dal consiglio comunale l’estate scorsa, in contrapposizione al testo regolamentare che originariamente era stato stilato dal segretario comunale e proposto dalla giunta municipale al civico consesso, recherebbe dei punti che piuttosto che favorire gli attuali 30 negozianti li danneggerebbe.
Pertanto il civico consesso dopo ampio dibattito ha accolto la proposta formulata dal consigliere Trebastoni che ha chiesto la riconvocazione del consiglio comunale, in sessione straordinaria ed urgente, per mercoledì prossimo con la trattazione dell’annullamento in autotutela del regolamento e l’approvazione di un atto d’indirizzo all’amministrazione per l’annullamento in autotutela del bando.