SICILIAN SPACE PROGRAM: da Enna lancio di un cannolo siciliano nello spazio

http://youtu.be/1w7VVt3pSdE

Enna. Antonella Barbera, Paolo Capasso e Fabio Leone, hanno inviato un cannolo nello spazio, ai confini della stratosfera.
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SICILIAN SPACE PROGRAM: lancio di un cannolo siciliano nello spazio

“SICILIAN SPACE PROGRAM” Potrebbe essere considerato il “primo programma spaziale siciliano” ovvero un esperimento scientifico / ironico perfettamente riuscito.
CANNOLO NELLO SPAZIO (2)1Con l’aiuto di un pallone sonda riempito di gas elio è stato portato ai confini dello spazio un cannolo alla ricotta con tanto di cilegina (realizzato in fimo da Laura Caccamo).
Il cannolo è stato montato a bordo della nave spaziale “Cannolo Transporter”, un’astronave “no cost” realizzata con materiali riciclati che si è rivelata infallibile.
Il pallone, decollato dalla Rocca di Cerere (Enna) ha quasi raggiunto la quota di 30 mila metri e, in assenza di pressione atmosferica, è esploso consentendo all’astronave di planare, con l’aiuto di un paracadute, in località Bompietro, sulle montagne dell’entroterra siciliano del palermitano.
ll lancio è stato effettuato giorno 2 feb 2014 alle ore 08:20 con tanto di autorizzazioni dell’ENAC, ENAV e del 41° Stormo di Sigonella.
L’intera missione spaziale è stata filmata da due telecamere economiche montate a bordo della Cannolo Transporter; nei filmati, il dolce tipico della tradizione siciliana si innalza in aria sopra le nuvole e sopra l’azzurro del cielo, mostrando l’oscurità del cosmo.
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La sonda, sfidando il maltempo degli ultimi giorni, ha compiuto la sua missione consentendo ai tre ennesi di portare nello spazio un pezzo di Sicilia.
Perchè lanciare un cannolo nello spazio? I tre provetti astronauti considerano questo piccolo-grande gesto come un dono al cosmo, un tecnologico rito propiziatorio o ancora un semplice gesto ironico per far sorridere e sognare una terra in cui da decenni i primati sono tendenzialmente negativi.
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Chiosano Antonella, Paolo e Fabio, il 2 febbraio è stato un giorno diverso; domenica scorsa il cannolo è diventato un simbolo da record: “Per noi, questo piccolo-grande gesto è come un dono al cosmo, un tecnologico rito propiziatorio o ancora un semplice gesto ironico per far sorridere e sognare una terra, la Sicilia, in cui da decenni i primati sono tendenzialmente negativi.
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Quel “cannolo” che abbiamo lanciato in aria è diventato un simbolo da record, lontano dalle preoccupazioni dei senza lavoro, percorrendo i 30 chilometri più impercorribili: quelli verso il cielo. Il “cannolo” nello spazio è anche una forma di migrazione alternativa; non uno spostamento verso il Nord, né verso il Sud: una migrazione verso il proprio cielo, senza muoversi dalla terra che si ama da sempre, e dalla quale ci si aspetta molto, per cominciare un futuro migliore, fatto di primati che fanno sorridere”.
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Ulteriori riprese in pellicola a colori sono state effettuate da Cristiano Sgro e altre riprese aeree della preparazione del lancio sono state realizzate con un drone da Massimiliano Caruso.
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Considerevole si è rivelato l’aiuto di un piccolo gruppo di amici che hanno aiutato il trio di provetti astronauti ad effettuare il lancio ed a effettuare il recupero della sonda spaziale; tra questi (tutti ennesi): Sergio Beercock, Carmelo Indelicato, Giuseppe Farina, Letizia Gandolfo, Noa Di Venti, Massimiliano Caruso e Cristiano Sgro.
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foto ultima “il gruppo di ritrovamento con la sonda spaziale in bella mostra”
da sinistra verso destra: Cristiano Sgro, Giuseppe Farina, Carmelo indelicato, Antonella Barbera, Noa di Venti, Paolo Capasso, Fabio Leone, Massimiliano Caruso e Sergio Beercock

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