Enna. Troppi rinvii nei procedimenti penali “bacchettati” gli avvocati

cardinale salvatoreTroppi rinvii di cause piuttosto che procedimenti trattati e definiti, e il presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta Salvatore Cardinale “bacchetta” gli avvocati e stabilisce direttive che puntano a limitare il problema. Il presidente Cardinale ha inviato una nota ai presidenti degli ordini degli avvocati di Caltanissetta, Enna, Gela e Nicosia, e a tutti i rappresentanti degli organismi dell’avvocatura, che è stata inviata per conoscenza anche alla Procura generale. Il primo presidente Cardinale sottolinea che dall’analisi effettuata sulle udienze penali, emerge un alto numero di rinvii che le cause iscritte subiscono continuamente.
L’analisi dei rinvii ha permesso di accertare che, a fronte di pochi casi che scaturiscono da vizi di notifica dei decreti di citazione, questi scaturiscono dalle richieste dei difensori che le avanzano a pochi giorni dall’udienza o, addirittura, lo stesso giorno in cui questa deve essere celebrata. «Tale fenomeno si è accentuato nel mese di gennaio – scrive il presidente Cardinale – nel quale il numero dei rinvii, benevolmente concessi dai magistrati, ha superato addirittura quello dei processi definiti. E’ evidente che trattasi di un andazzo che contrasta con qualsiasi processo di accelerazione dei tempi della giustizia e di celere definizione dei processi pendenti che, inoltre, collide con i principi di buona amministrazione e di economicità cui da tempo anche l’Amministrazione della giustizia – si legge ancora – è tenuta ad uniformarsi. Comunico che nell’evidente intento di bilanciare le esigenze della difesa con quelle di affermazione del diritto e della giustizia sono stati adottati da parte di questa presidenza, sentiti i presidenti di Sezione interessati, le seguenti direttive che hanno efficacia immediata».
Le direttive prevedono la priorità ai processi con imputati detenuti, a quelli di maggiore allarme sociale, a quelli in cui sono presenti parti civili ed ai processi con reati prossimi alla prescrizione, oltre a quelli che prevedono misure di prevenzione e procedimenti per ingiusta detenzione. Le direttive del presidente Cardinale stabilisco un vaglio “rigoroso”delle richieste di rinvio e che non verranno accolte quelle che non risultano tempestivamente presentate rispetto all’insorgere dell’impedimento e quelle che non specificano le ragioni per le quali non si procede alla nomina di un sostituto del difensore che richiede il rinvio. In ogni caso saranno vagliati anche gli impedimenti connessi a concomitanti impegni professionali.
Il presidente della Corte d’appello inoltre sottolinea che verranno rigettate le istanze di rinvio che saranno presentate nei giudizi camerali che si celebrano per impugnazioni di sentenze con rito abbreviato o nei procedimenti di esecuzione. La nota del presidente Cardinale si chiude sottolineando che le direttive sono state comunicate agli organismi dell’avvocatura ed agli ordini forensi nel rispetto del clima di collaborazione e «nella convinzione che – scrive Cardinale – le scelte fatte ormai improcrastinabili, saranno comprese e condivise».


riceviamo e pubblichiamo in data 25 febbraio 2014

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