Calascibetta, mozioni di biasimo e censura per il vicesindaco

2013 Calascibetta Cucci sindacoCalascibetta. Il sindaco Carmelo Cucci lo ha difeso ad oltranza, spiegando che è un ottimo politico, che lavora assiduamente per il paese, e che le accuse rivolte sono strumentali, “iniziate dal momento in cui ha deciso di condividere la mia candidatura”, ma la nuova maggioranza consiliare, formata da Calascibettattiva e dai tre consiglieri del Gruppo misto, Giuseppe Vanadia, Angela Magonza e Gabriella Capizzi, è rimasta irremovibile votando le due mozioni di biasimo e censura nei riguardi del vicesindaco Salvatore Catalano.
Lui non ha gradito, dicendo subito: “Si tratta di un attacco diffamatorio, oltretutto grave perché ordito a freddo. Qui si vuole infamare la mia persona”. Le due mozioni sono scaturite a seguito dello scontro verbale avuto con il consigliere comunale Giuseppe Vanadia e per un presunto copia-incolla riguardante cenni storici su Calascibetta inseriti nelle pagine del sito istituzionale del Comune xibetano.
“E’ giusto arricchire il sito comunale di notizie, ma almeno inserite la fonte della nostra concittadina Nadia Cagnino” è stato il commento di Giuseppe Lo Vetri, capogruppo di Calascibettattiva. “Riguardo le informazioni sui palazzi baronali xibetani – ha replicato Catalano – ho collaborato, nel 1980, ad una ricerca, mentre le altre notizie sono state acquisite dal libro comunale “Calascibetta Urbis Victoriosa et Fedelissima”. Poi il vicesindaco ha aggiunto: “Dovremmo essere tutti orgogliosi che il Comune abbia inaugurato sia il sistema wi-fi gratuito sia l’App, l’applicazione che permette ai possessori di tablet e telefonini con sistema android di avere notizie storiche e non solo del nostro paese, tradotte in varie lingue”.
E sulla querelle avuta con Vanadia, Catalano ha precisato: “Per diversi mesi sono stato offeso da alcuni consiglieri comunali, ma nessuno di voi – rivolto alla nuova maggioranza – si è indignato. Ho potuto anche esagerare, definendolo, giuda, traditore, ma anche da parte di Vanadia ci sono stati degli insulti nei miei riguardi. La politica – ha concluso – non può continuare a essere terreno fertile per giustificare l’infamia”.
Infine, scoperto dal consigliere comunale Giuseppe Lo Vetri a registrare la seduta consiliare, Salvatore Catalano ha detto: “E’ vero, l’ho fatto per dimostrare eventuali nuovi attacchi nei miei riguardi”.
Francesco Librizzi




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