Enna. Sequestro Castello: incontro tra Sostituto Procuratore e vertice Genio Civile e Soprintendenza

Castello Lombardia sequesto GdF EnnaEnna. A distanza di 24 ore dal fermo dei lavori sul costone roccioso del Castello di Lombardia, effettuato dalla Guardia di Finanza su disposizione del Sostituto Procuratore Francesco Rio, il vertice di Genio Civile e Soprintendenza ai Beni Culturali si sono presentati, ieri mattina, intorno alle 11, nella stanza del Sostituto Procuratore Francesco Rio, portando dietro documentazioni, progetti ed anche foto della situazione com’era prima e come è attualmente il costone roccioso del Castello di Lombardia dove, è stato chiarito, non c’è alcun vincolo archeologico nell’area interessata ai lavori, ma solo paesaggistico. I tecnici hanno fornito tutte le assicurazioni possibili in merito all’intervento di somma urgenza che si sta realizzando sulla parte di nord-est, nelle vicinanze dell’ingresso secondario del Castello. Le procedure eseguite hanno puntato alla salvaguardia della parete rocciosa ed i tecnici con la collaborazione della Soprintendenza stanno studiando quale interventi saranno possibili per salvaguardare la parte della parete che manifesta dei cedimenti Lo stesso ingegnere Egidio Marchese, capo del Genio Civile, ad una nostra richiesta, ha dichiarato che “non c’è stato alcun intervento di scavatori, ma ha operato solo un bobcat che si è limitato ad eliminare tutto il materiale che è caduto a terra dalla parete rocciosa e che ha portato alla luce dei fili elettrici che probabilmente appartengono all’impianto di illuminazione del Castello di Lombardia, impianto realizzato più di dieci anni fa”. Sostanzialmente da quello che si è visto la “vicenda, che aveva suscitato tanto scalpore, si è sgonfiata di molto” ed ora tra Procura, Genico Civile e Soprintendenza si sta parlando con davanti progetto, documentazione e fotografie. E’ anche probabile che per maggiore sicurezza il dottor Rio nomini un esperto per avere delle conferme su questi lavori che hanno provocato proteste, critiche, contestazioni ed una denuncia del presidente di Sicilia Antica. Il colloquio con il Sostituto Francesco Rio è durato circa 40’ ed alla fine l’ingegnere Marchese ha dichiarato di “avere chiarito tutto” per cui ora si aspettano le decisioni del magistrato inquirente.




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