Incontro tra Giunta ennese e ANCE per avviare percorso di rilancio del Comune di Enna

architettiEnna. Gli Assessori all’Urbanistica – Arch. Contino- ed ai Lavori Pubblici – Avv. Palermo – hanno incontrato la presidenza ANCE – Pirrone e Saddemi – per un confronto sui temi aperti e di interesse per i costruttori.

Pirrone “Abbiamo colto, con molto favore, l’approccio fortemente vocato alla trasparenza della Giunta comunale e ci siamo confrontati su molte delle tematiche aperte. Il nostro interesse è ben oltre che comunale. Crediamo che la città di Enna debba assumere con decisione il ruolo di leadership comprensoriale che le compete e su questa base abbiamo chiesto che la Giunta assuma con decisione posizioni a favore di investimenti sulle infrastrutture viarie importanti per favorirre una baricentricità logistica della città. Ottimo l’approccio pragmatico e tecnicamente qualificato sul fronte dei lavori pubblici, che purtroppo vedono il capoluogo sostanzialmente fermo (nessun bando di gara del primo semestre). Le ipotesi di rilancio prospettateci vanno nella giusta direzione specie perchè si connotano con un grado di trasparenza e terzietà che è quello giusto per rendere celeri e corrette le procedure. Questi principi valgono tanto più se si parla di procedure ristrette dove occorre aprire oltre le 5 o 10 imprese prescritte dalla legge, invitando tutti gli operatori, non già affidatari nell’anno, che abbiano i requisiti di legge (attestazione soa- Durc-correntezza fiscale) e siano iscritti alle White-List. L’introduzione del prerequisito delle White-List potrà segnare un innovativo processo che vede capofila il comune di Enna ma che puntiamo a far recepire da parte di tutti i comuni. La norma daltronde prevede che l’ente possa istituire elenchi aperti (sempre aggiornabili e non annui come avveniva per i soppressi cottimi fiduciari) sulla base di requisiti da essa stessi individuati.”

“Abbiamo affrontato molti temi sui quali abbiamo riscontrato un approccio concreto e improntato al principio zero burocrazia. I temi caldi dei servizi pubblici, dei vincoli del patto di stabilità e dell’esigenza di reperire ulteriori e certi ricavi, ci hanno visti concordi nelle ipotesi prospettate. Comprendiamo come possa essere difficile innescare processi virtuosi nelle situazioni finanziarie in cui versano gli enti locali, ma ciò non può essere un limite per cominciare a programmare dotandosi di progetti in grado di migliorare il contesto urbano e favorire un percorso di mitigazione del disagio sociale che fette sempre più ampie della popolazione soffrono come conseguenza della crisi prima economica e poi sociale che viviamo.”

Appuntamento ai prossimi mesi per confrontarsi sui temi della rigenerazione urbana e della programmazione urbanistico-territoriale.


a cura di Gildo Matera