Ministero Istruzione sta valutando possibile ulteriore azione per confermare non riconoscibilità titolo di studio Università Dunarea di Medicina ad Enna

Catania, festa Unità, stand Dunarea, settembre 2016

Catania, festa Unità, stand Dunarea, settembre 2016

“Il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca sta valutando ogni possibile ulteriore azione al fine di ricondurre nel più breve tempo possibile questa situazione nell’alveo della legalità e di fornire puntuali indicazioni alle Università per confermare la non riconoscibilità del titolo di studio”. E’ quanto si legge nella risposta del ministero all’interrogazione presentata dal senatore dell’Italia dei Valori Maurizio Romani, vicepresidente della Commissione Sanità, sul caso dei corsi universitari in ambito medico-sanitario presso la città di Enna a seguito della convenzione stipulata tra la Fondazione Proserpina e l’Ateneo rumeno “Dunarea del Jos” di Galati.

“Alla notizia dell’attivazione di tali corsi – sottolinea il ministero – si è da subito palesato il dubbio che tali attività non fossero conformi all’ordinamento universitario italiano che dettaglia per gli istituti stranieri di istruzione superiore che operano in Italia criteri e procedure ai fini del riconoscimento del titolo di studio da essi rilasciato”.

Nella risposta al senatore Romani il ministero illustra l’excursus della questione ricordando, tra le altre cose, che in data 1 settembre 2015 il Miur ha diffidato Regione Sicilia, Università “Kore” di Enna, l’Università romena “Dunarea des Jos” di Falati e la Fondazione Proserpina a fornire i necessari chiarimenti e dal porre in essere ogni attività non conforme alla legge, con la precisazione che il Miur disconosce al tempo stesso le eventuali attività già poste in essere in violazione della detta disciplina. Inoltre, il Dipartimento per le Politiche europee ha espresso l’avviso che qualsiasi attività posta in essere è da considerarsi illegittima”.

Il ministero informa altresì che “l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Caltanissetta ha promosso un procedimento d’urgenza ex art. 700 c. p. c.; con ordinanza depositata il 19 luglio 2016 il Tribunale di Caltanissetta, pur riconoscendo che tale procedura non consente al Giudice di ordinare la cessazione delle attività didattiche in quanto non è provata l’irreparabilità del danno causato dall’attivazione dei corsi, ha ritenuto fondate le doglianze del ministero per ciò che concerne il profilo del ‘fumus boni iuris’ affermando che l’iniziativa relativa alla costituzione di una facoltà di medicina a Enna da parte dell’Università Dunarea de Jos di Galati e della Fondazione Proserpina è in contrasto con l’ordinamento nazionale e comunitario”.

“Sono soddisfatto della risposta del ministero – ha osservato Romani -, ora però occorre rimanere vigili sulla vicenda e fare di tutto affinchè si metta una volta per tutte la parola fine a questa iniziativa ingannevole per gli studenti e non compatibile con il nostro ordinamento”.