Enna. Commemorazione dei fedeli defunti

enna-2-novembre-2016Ricorre l’annuale Commemorazione dei fedeli defunti. Giorno 1 novembre nella solennità di Tutti i Santi, abbiamo levato lo sguardo in alto, alla città santa, per pregare coloro che hanno compiuto il pellegrinaggio terreno e vivono nella comunione piena con Dio.
Nella commemorazione dei fedeli defunti volgiamo lo sguardo in basso, sulla città terrena per pregare per coloro “che ci hanno preceduto nel segno della fede e dormono il sonno della pace”del Signore.
La commemorazione dei fedeli defunti, nella forma attuale, risale al secolo X ed è un’occasione privilegiata per unirci spiritualmente ai nostri cari e per celebrare il mistero pasquale di Cristo Signore.
Questa memoria dei morti è per i cristiani una grande celebrazione della resurrezione: quello che è stato confessato, creduto e cantato nella celebrazione delle singole esequie, viene riproposto, in un unico giorno, per tutti i morti.
La morte non è più l’ultima realtà per gli uomini, e quanti sono già morti, andando verso Cristo, non sono da lui respinti ma vengono risuscitati per la vita eterna, la vita per sempre con lui, il Risorto-Vivente.
La città di Enna come ogni paese e città d’Italia celebra con grande devozione e affetto questa memoria.
Giorno 2 novembre alle ore 11:00 presso il cimitero comunale sarà celebrata una Santa Messa in suffragio di tutti i defunti.
Lo stesso giorno nell’antica chiesa delle Anime Sante del Purgatorio allo ore 18:30 con una solenne celebrazione, inizieremo una cammino di riflessione e di preghiera che si concluderà giorno 28 novembre alle ore 18:30 presso la chiesa di San Pietro.
La scelta di questi due luoghi non è certamente casuale, in queste chiese infatti la tradizione locale ha sempre pregato per i nostri defunti.
La preghiera per i morti è un atto di autentica intercessione, di amore e carità per chi ha raggiunto la patria celeste; è un atto dovuto a chi muore perché la solidarietà con lui non dev’essere interrotta ma vissuta ancora come communio sanctorum, “comunione dei santi”, cioè di poveri uomini e donne perdonati da Dio: è il modo per eccellenza per entrare nella preghiera di Gesù Cristo: “Padre, che nessuno si perda… che tutti siano uno!”.

Don Giuseppe Rugolo