P.Armerina: Sequestrata discarica abusiva

Nella mattinata di ieri, nell’ambito di un articolato piano di controllo delle attività produttive insistenti in questo comprensorio, potenzialmente pericolose per l’ambiente, ed in particolare di quelle attività, illecitamente esercitate, oggetto del racket dell’ecomafia, personale dipendente della Divisione Polizia Anticrimine e del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica della Questura di Enna, unitamente a personale del Commissariato di Piazza Armerina, accompagnati da tecnici dell’Ente Minerario di Caltanissetta, effettuava una verifica di un sito ubicato in c/da “MONTAGNA GEBBIA”, agro di Piazza Armerina, al fine di accertare se in loco venisse abusivamente esercitata un’attività di cava.
Si riscontrava che effettivamente era presente un impianto per escavazione ma che lo stesso era in disuso da qualche tempo, anche perché, come si accertava nel prosieguo delle attività d’indagine, precedenti verifiche svolte dall’Ente Minerario avevano portato al sequestro giudiziario di parte della cava.
Tuttavia, l’intera area si presentava in una situazione di notevole degrado in quanto la stessa era stata adibita a discarica abusiva. Si potevano notare, infatti, ingenti deposti di materiale inerte, soprattutto materiale proveniente da lavori di demolizione ed ancora materiali ferrosi, carcasse di automezzi, batterie e parti di amianto altamente inquinanti, il tutto documentato scrupolosamente a mezzo rilievi, fotografici e video. L’intera area veniva quindi posta sotto sequestro:

Nel corso della successiva attività d’indagine, venivano individuati i possessori.
Si tratta di:
– M.A nato a Piazza Armerina 1978;
– R. A nato a Piazza Armerina 1963;
– C.A. nato a Piazza Armerina 1936;
– R. A. nato Piazza Armerina 1969, tutti pregiudicati.

I predetti venivano deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Enna per aver gestito abusivamente la detta discarica, reato previsto dall’art. 5l della Legge Ronchi, nonché R.A per l’omessa vigilanza sul fondo del quale era stato precedentemente nominato custode giudiziale.
In particolare R.A. era stato tratto in arresto, unitamente ad esponenti di rilievo della famiglia mafiosa vicina a BALSAMO Pietro, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Piazza Pulita”. Lo stesso a tutt’oggi è sottoposto ad avviso orale. Sono in corso ulteriori indagini per accertare altre eventuali violazioni in materia di inquinamento ambientale.