Nct, il cattura cancro

Dal 28 novembre al 2 dicembre esperti di tutto il mondo si riuniscono nell’Auditorium del Cnr di San Cataldo (Pisa) per l’International workshop Neutron capture therapy: state of the art. Un appuntamento scientifico di rilievo per discutere del trattamento del cancro tramite la Nct (terapia per cattura neutronica)
Ha lo scopo di mettere a confronto e coordinare le conoscenze che in Italia e all’estero esistono sulla Nct, la terapia per cattura neutronica, l’incontro internazionale che si tiene nell’Auditorium del Cnr a San Cataldo (Pisa) dal 28 novembre al 2 dicembre. Il workshop, organizzato per la parte italiana dalle facoltà di Ingegneria e di Medicina dell’università di Pisa in collaborazione con l’Ifc – Cnr, Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche, fa il punto sullo stato dell’arte di questa metodica indicata per il trattamento di alcuni tumori a elevata malignità. “La Nct”, spiega Luca Menichetti, giovane ricercatore dell’Ifc – Cnr, “sfrutta la particolare proprietà dell’atomo di Boro-10 di assorbire un neutrone termico e rompersi in frammenti a elevata energia. In un tessuto biologico ciò produce un danno all’interno di un volume molto ridotto, che corrisponde a quello di un diametro cellulare. Questo significa che se si riesce a concentrare il Boro-10 all’interno delle cellule tumorali, queste vengono distrutte senza che siano contemporaneamente danneggiate le cellule sane circostanti”.
“I problemi legati all’impiego della Nct sono fondamentalmente due”, interviene Piero Salvadori, primo ricercatore dell’Ifc – Cnr. “Il primo è legato alla disponibilità di adeguate sorgenti di neutroni caratterizzati da flussi ed energie ben definiti. Il secondo è connesso alla difficoltà di identificare molecole, contenenti Boro, che siano in grado di concentrarsi selettivamente nelle cellule malate. L’Ifc”, precisa Salvadori, “opera in questo contesto muovendosi su due linee di ricerca: da un lato si studiano le proprietà farmacologiche e farmacodinamiche della borofenilalanina, attualmente il farmaco più promettente per Nct; dall’altro, tramite il ricorso alla Pet, tomografia ad emissione di positroni, si mira all’osservazione in vivo, su soggetti umani, della concentrazione cellulare del farmaco e allo sviluppo di nuovi vettori di Boro”.
Il workshop di Pisa, riunendo esperti di varie specializzazioni, dai ricercatori di base ai clinici, costituisce un’occasione importante per tracciare le linee di sviluppo operativo di questa metodica e per trovare risposte, da qui a cinque anni, agli attuali limiti applicativi.

La scheda
Che cosa: International workshop Neutron capture therapy: state of the art
Chi: Luigi Donato, direttore dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa; Marino Mazzini, docente presso il dipartimento di Ingegneria meccanica e della produzione della facoltà di Ingegneria dell’università di Pisa; Luca Cionini, docente presso il dipartimento di Oncologia dei trapianti e delle nuove tecnologie in medicina della facoltà di Medicina e chirurgia di Pisa
Quando: da venerdì 28 novembre ore 10 a martedì 2 dicembre
Dove: Auditorium del Cnr di San Cataldo (Pisa)