La fondazione Carige finanzia il museo Diocesano piazzese

La Fondazione Cassa di Risparmio di Genova e Imperia ha disposto la concessione alla Diocesi di Piazza Armerina di un contributo di 250 mila euro in favore del Progetto di restauro del seicentesco Palazzo Vescovile sito a fianco della Cattedrale e destinato dalla diocesi a sede del Museo Diocesano. Il finanziamento è destinato al completamento dell’allestimento museale e delle attrezzature interne.
Il Palazzo è già stato oggetto di un intervento di restauro, completato nel novembre del 2001, che ha consentito il recupero funzionale della struttura e il suo adeguamento allo scopo. Questo ulteriore intervento, reso possibile dal contributo della Fondazione Carige, consentirà la realizzazione di un preciso progetto destinato alla valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico-culturale dell’intero territorio diocesano.
Il Museo è sede di una raccolta specifica di beni culturali religiosi ecclesiastici diocesani, ma si pone in un rapporto dinamico con il contesto territoriale di riferimento. Infatti, oltre ad ospitare specificamente una collezione permanente, il museo espleterà l’ufficio di Unità centrale territoriale con compiti amministrativi, organizzativi e di coordinamento di un sistema di salvaguardia e godibilità dei beni culturali ecclesiastici di tutta la diocesi denominato “Museo diffuso”.
Il Palazzo inoltre è stato predisposto per consentire l’organizzazione di esposizioni temporanee e mostre tematiche. L’allestimento degli spazi museali sarà realizzato secondo le più aggiornate metodologie espositive con il ricorso a soluzioni tecnologiche avanzate, comprensive della dotazione di un’area multimediale e di collegamenti telematici con altri musei e poli territoriali in ambito diocesano. Il museo sarà inoltre dotato di una biblioteca con sala di lettura, di una sala per proiezioni e conferenze ed anche di spazi per attività didattiche.
L’apertura di questa struttura consentirà ai numerosissimi visitatori del complesso della Villa Romana del Casale anche una visita più fruttuosa alla città e ai suoi gioielli architettonici e un arricchimento culturale che valorizzerà il notevole patrimonio artistico attualmente non fruibile. In tal modo verrà incrementata la vocazione di una città e di un territorio che tra le sue prospettive di sviluppo non può trascurare quella turistico-culturale e alla quale la diocesi vuole offrire un suo contributo non indifferente.