Piazza Armerina. Denunciati due imprenditori per frode alla legge 488

L’intervento dei finanzieri del Nucleo provinciale di Polizia tributaria e del Comando Brigata di Piazza Armerina, al termine di articolate e complesse attività di verifica esperite nei confronti di un’impresa di Catenanuova, operante nel settore delle costruzioni ed un’altra di Piazza Armerina specializzati nella fabbricazione di porte e finestre in legno, ha posto fine all’azione delittuosa perpetrata dai due soggetti economici beneficiari di finanziarie pubbliche.

I rappresentanti dalla società, che indebitamente si erano appropriati delle risorse di cui alla legge 488/92. gravanti al 50 % sul bilancio nazionale ed al 50% sul bilancio dell’Unione Europea, sono stati denunziati all’autorità giudiziaria Ennese.

Tale scoperta evidenzia il carattere di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza che ha posto tra i propri prioritari compiti la vigilanza a tutela della spesa pubblica Statale e dell’Unione Europea.

In questo contesto trova applicazione il dettato normativo della legge 488/92, uno dei più importanti strumenti d’incentivazione alle Imprese, attuato a livello nazionale, per rilanciare l’attività produttiva delle aree depresse del Paese, fra le quali la Sicilia. Detto strumento giuridico, al verificarsi di determinate condizioni, prevede il cofinanziamento dell’agevolazione finanziaria da porte dell’Unione Europea.

In tale ottica, le fiamme gialle ennesi hanno avviato una sistematica attività di controllo in materia di incentivi alle imprese nelle arre depresse, dirette ad individuare e reprimere l’illecita acquisizione ed utilizzazione del contributi in argomento, nella considerazione che tali fondi rappresentano una voce significativa delle uscite de! bilancio pubblico nazionale ed europeo,

L’attività ispettiva ha evidenziato numerose irregolarità commesse dalle imprese ispezionate tra le quali la falsificazione di documenti fiscali e la produzione di false attestazioni inviate agli enti preposti all’erogarione dei finanziamenti in parola.

In particolare, le aziende sottoposte a verifica hanno ottenuto indebitamente finanziamenti per oltre 870 mila euro attuando articolati sistemi di frode.
Nello specifico, la società di Catenanuova ha inoltrato una richiesta di finanziamento di cui allo Legge citata, al fine di realizzare un nuovo stabilimento di frantumazione pietre.

All’atto dell’intervento operativo, i finanzieri hanno invece riscontrato l’inesistenza dell’opificio industriale nell’area indicata nel progetto.

La ditta con sede a Piazza Armerina ha falsamente attestato di avere ristrutturato l’immobile ove la medesima ha sede

L’attività ispettiva si è conclusa con la denuncia all’Autorità giudiziaria di quattro soggetti per reati di falso, truffa aggravata ai danni dello stato e dell’U.E., nonchè con la segnalazione all’Ente Erogante il beneficio economico, per il recupero delle elargite, ammontanti ad euro 524.635,00, con la conseguente richiesta, allo stesso Ente, di bloccare la corresponsione di ulteriori somme assegnate pari a euro 350.365,00.

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redazione-vivienna