Si assiste sempre di più al declino della città di Enna

Enna 13/08/06 – Sembrano lontani anni luce quei giorni d’estate in cui Enna era la meta di molti turisti e abitanti della provincia che salivano in quella montagna per assistere e partecipare alle esibizioni dei più rinomati artisti italiani, ma non solo; solo un vecchio ricordo che i più giovani sentono raccontare ai propri genitori, eppure non si tratta di secoli, bensì qualche decennio addietro.
Di tutto questo oggi il capoluogo ne è vedovo, niente di niente, chi in questi giorni si aggira per le vie del capoluogo assiste ad un vero e proprio svuotamento della città, tutti verso le zone di mare, ma cosa si fa per evitare questo esodo? Che programmi per chi resta in città?
A veder la programmazione estiva niente, l’unica ancora di salvataggio sono le sporadiche feste di quartiere, troppo poco per un capoluogo di provincia che assiste sempre di più ad un declino sempre più doloroso; la sera Enna non sembra essere una città, ma qualcosa si più piccolo con la totale assenza di giovani e quelli presenti annoiati dal niente che continua a persistere, nessun attrattiva per loro come fa notare un giovane ventenne, che nota: «È molto triste vedere questa città, per noi giovani non viene fatto niente, non si può sperare di coinvolgerci con concerti d musica popolare o con artisti vari, penso che dovremmo essere presi più in considerazione altrimenti il rischio è l’abbandono dei giovani»; ben consci che la situazione finanziaria comunale non delle migliori c’è chi mugugna sul fatto che i giovani ennesi non sono stati presi in considerazione; è proprio il caso di dire che il capoluogo si sposta in provincia come fa notare un altro giovane ventenne: «Insieme ad altri amici la sera ci spostiamo in alcuni paesi della provincia dove vengono organizzate serate danzanti per i più giovani, non credo sia il massimo che un abitante del capoluogo debba spostarsi in paesi di tre mila abitanti per divertirsi e qui da noi non viene fatto nulla».
Ecco dunque il morale di qualche giovane che sembra rappresentare l’idea unanime degli ennesi che pur capendo la situazione chiedono un celere risveglio.