Enna, due arresti per la comunità ‘Quadrifoglio’

Enna 05/06/07 – A seguito d’intensa attività d’indagine dispiegata da personale della Sezione Reati in danno di Minori della Squadra Mobile della locale Questura, il G.I.P. del Tribunale di Enna, aderendo alle richieste avanzate dalla locale Procura della Repubblica e convenendo con le precise risultanze dell’indagine in argomento, ha emesso Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere a carico di:

· Olimpia Arancio, nata a Enna nel ‘71, ivi residente, responsabile della Casa Alloggio “Quadrifoglio” di Enna.-

· Mario Marasà, nato ad Enna nel ‘74, ivi residente, stretto collaboratore della suddetta, supervisore della Casa Alloggio “Quadrifoglio” di Enna.-

I due sono ritenuti responsabili dei reati di maltrattamenti continuati in concorso in danno dei minori ospiti della comunità “Quadrifoglio”, sostanziatisi nel non assicurare ai minori internati un’adeguata alimentazione, fornendo loro cibi di scarsa qualità, spesso scaduti o prossimi alla scadenza e nel sottoporli a delle punizioni, sia corporali – del tipo ceffoni, punture con spilli e violente tirate di orecchie – sia, soprattutto, psicologiche, quali la minaccia di non fare vedere loro per lunghi periodi i familiari, in caso di disubbidienza.

Gli stessi sono, inoltre, indagati per il reato di abbandono di persone minori e/o incapaci continuato ed in concorso, sempre in danno dei minori e dei disabili ospiti della comunità “Quadrifoglio”, in quanto non assicuravano un congruo numero di sorveglianti – condotta di abbandono che consentiva una situazione di assoluta promiscuità nella quale sono stati probabilmente consumate condotte di abuso sessuale ai danni di minorenni ad opera di altri ospiti, disabili, della struttura, episodi ancora i corso di accertamento – inoltre non provvedevano alla corretta igiene dei bambini, utilizzando prodotti non adeguati, e fornendo vestiti inadatti e logori.

Ed ancora, gli stessi, sono indagati anche per il reato di violenza privata continuata aggravata in concorso in danno di alcuni dei dipendenti della struttura “Quadrifoglio”, in quanto obbligavano detto personale, anche mediante la minaccia di licenziamento, fra cui quella di far fatturare alcune loro spese private a nome del “Quadrifoglio”, al fine di permettere alla direzione di detta struttura di giovarsi di tale documentazione fiscale a proprio vantaggio.

I suddetti sono, altresì, indagati per il reato di malversazione in danno dello Stato continuata in concorso, in quanto distraevano la destinazione delle rette pagate dagli enti territoriali per il mantenimento dei minori e dei disabili alloggiati presso il “Quadrifoglio”, a proprio beneficio.

Infine, la sola Olimpia Arancio è indagata anche per avere attestato falsamente al Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta in alcune relazioni a sua firma, per la cui redazione non possedeva peraltro alcuna abilitazione né competenza, una serie di fatti del tutto inventati, tesi a conseguire la permanenza dei minori presso la struttura da lei diretta, continuando ad introitare le somme corrisposte dai Comuni interessati a titolo di rette.

Si rappresenta, altresì, che contestualmente all’esecuzione della misura cautelare in parola, personale dell’Ufficio Minori della Divisione Polizia Anticrimine della locale Questura, unitamente al Dirigente del locale Ufficio Sanitario, a personale della Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica ed altro personale della Squadra Mobile, è intervenuto presso le strutture del “Quadrifoglio”, dove, sta procedendo al trasferimento dei minori e dei disabili ivi allocati presso idonee strutture atte a riceverli.

Le indagini ad opera della Squadra Mobile sono ancora in corso.

(versione integrale comunicato stampa Questura di Enna)