Enna: Castello Lombardia, nuova illuminazione

Enna 30/07/07 – Da qualche giorno è possibile assistere alla maestosità e allo splendore del Castello di Lombardia anche da lontano, tutto ciò grazie al nuovo impianto di illuminazione esterna che permette di vedere l’antico maniero dall’autostrada così come avveniva qualche anno fa.
Negli ultimi anni l’illuminazione del Castello ha subito diversi interventi che non sempre hanno dato gli effetti voluti si ricorderà infatti la decisione di togliere dei lampioni mettendo dei fari di 400 watt.
Ora al di là dell’illuminazione artistica fatta nei mesi scorsi si è intervenuto istallando intorno alla strada di servizio sedici fari da mille watt con quelli di quattrocento watt che illumineranno la strada intorno al castello, una doppia illuminazione dunque che permetterà di riportare la luce a tutta la zona.
«Quello effettuato – spiega l’assessore comunale ai lavori pubblici Colaleo – è un intervento che finalmente riporta al Castello la giusta visibilità e il giusto interesse che merita», l’intenzione è quella di ridare il castello ai cittadini ed ai turisti permettendo loro di passeggiare senza impattare in spiacevoli situazioni.
La rivalorizzazione del Castello però prosegue con altri interventi che mirano a garantirne sicurezza, ma anche i servizi primari, infatti, fa presente Colaleo, c’è già in commissione il progetto per i bagni che verranno messi nel piazzala delle Vettovaglie, strutture che avranno il giusto impatto ambientale e che avuto l’ok dalla sopraintendenza e passato il varco della commissione potrà essere definito: «Anche qui era giusto intervenire – dice Colaleo – per evitare disagi ai tanti turisti che giornalmente arrivano al Castello».
Non sarà solo in Castello ad essere interessato di interventi, tra lunedì e martedì verrà fatto un sopralluogo alla Rocca di Cerere per ripristinare anche qui l’antica illuminazione di questo bene storico ammirato da tanti. «A settembre – annuncia Colaleo – è mia intenzione fare un controllo nella strada intorno al Castello per vedere se sotto l’asfalto si trova l’antico ciottolato e in caso riprenderlo, in tal modo si potrebbe chiudere la strada e consentire solo il passaggio ai pedoni».