Enna: Arrestato il titolare del bar del Tribunale, violentava due minorenne

Enna. A seguito di un’attività d’indagine per reati di natura sessuale commessi in danno di due minorenni, svolta da questa Squadra Mobile, nelle prime ore della mattinata odierna, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Enna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di C. G. cl. 59 e L. G. cl. 69, entrambi fruitori del reddito minimo d’inserimento, in quanto indagati in ordine al delitto di abbandono di persone minori o incapaci aggravato, poiché in qualità di genitori conviventi delle minorenni prima dette con la consapevolezza dello stato d’incapacità di queste ultime di provvedere a se stesse, le abbandonavano moralmente e materialmente, lasciandole libere di non frequentare gli istituti scolastici in cui erano iscritte o di presentarsi in ritardo all’inizio delle lezioni, lasciandole libere di girare, dal primo pomeriggio e fino alla serata, per le vie cittadine senza controllarne in alcun modo i movimenti e le frequentazioni, e senza contribuire in alcun modo alle loro esigenze economiche, al punto da determinare le due minorenni anzidette a compiere atti sessuali a pagamento con adulti.
Destinatario della medesima misura cautelare anche Leonardo Lo Vecchio Angelo, cl. 1940, incensurato, titolare del Bar ubicato all’interno del locale Palazzo di Giustizia, in quanto ritenuto responsabile del delitto di violenza sessuale continuata, consumata e tentata, poiché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante la dazione di somme di denaro pari a circa 10 Euro e con la consapevolezza dello stato d’indigenza delle minorenni prima dette, induceva queste ultime a compiere atti sessuali, abusando della loro inferiorità fisica e del loro evidente ritardo psichico, di cui il Lo Vecchio era pienamente consapevole.
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare, personale dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine di questa Questura, collaborato dalla Squadra Mobile operante, ha proceduto al trasferimento delle più volte menzionate minorenni, presso un’idonea struttura che possa sostenerle moralmente e materialmente, consentendone il recupero.
Dopo gli adempimenti di rito, i tre destinatari della misura cautelare sono stati accompagnati presso le proprie abitazioni per ivi rimanere a disposizione dell’A.G. mandante.