Morti bianche ad Enna, dilaga lavoro nero 11 cantieri sospesi

Enna: Gli interventi ispettivi effettuati dai Funzionari di Polizia Giudiziaria, Ispettori del Lavoro e Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Enna, nel corso dell’anno 2007, con particolare attenzione al settore edile, hanno evidenziato un quadro generale critico riguardo un’assenza totale della cultura della sicurezza sul lavoro.
Il dato emblematico è legato alle oltre 582 sanzioni contestate.
Le aziende oggetto di ispezioni sono state 1073 (48 – industria; 303 – edilizia; 86 servizi; 356 – agricoltura, 188 – artigianato; 92 – settori vari) sempre nell’anno 2007, di cui regolari 578, mentre quelle irregolari 495. Il totale dei lavoratori trovati nel corso delle ispezioni sono stati 2303 di cui irregolari 522 e in “nero” 154 con la conseguente sospensione di attività (come prevede il nuovo Decreto 123/07 che ha inasprito le sanzioni in conseguenza di un’infinita ondata di morti bianche su tutto il territorio nazionale): 12 cantieri edili e 5 in vari settori imprenditoriali per il superamento della soglia del 20% del personale irregolare.
Sono state irrogate sanzioni per un totale di € 1.886.288,00 (di cui € 1.065.292,00 maxi-sanzione per lavoro nero) e recuperate somme per contributi intenzionalmente evasi (INPS – INAIL – altri Enti) pari ad € 1.331.469,30.
Quello della sicurezza è un fenomeno che merita doppia attenzione. Non solo in termini di lotta al lavoro nero ed evasione contributiva, ma anche di tutela dei diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Sono due i motivi fondamentali che determinano questa poco edificante situazione: l’assenza pressoché totale della cultura della sicurezza e investimenti nulli da parte degli imprenditori, soprattutto nel settore edile, per rendere meno pericoloso il luogo di lavoro.
La sicurezza prevede di conseguenza un costo a monte (di formazione ed informazione al lavoratore) che un’impresa, specie se di dimensioni ridotte, non è in grado di sostenere.
Il fenomeno del lavoro nero registra le percentuali più alte in provincia, dove minori sono i controlli dovuto all’esiguo numero di personale ispettivo (10 funzionari di P.S. Ispettori del Lavoro e 5 appartenenti al Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato Lavoro).
Nel 2007 l’Autorità Giudiziaria ha delegato l’Ispettorato Provinciale del Lavoro per ben 195 infortuni avvenuti sui luoghi di lavoro, ma nessuno mortale.
L’attività di vigilanza, dal mese di Gennaio 2008 ad oggi è stata intensificata, tant’è che sono stati emanati, solo in questo periodo, 11 provvedimenti di sospensione di cantieri edili e sono stati trovati 19 lavoratori in nero. Un cantiere è stato posto sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, in quanto teatro di un evento infortunistico, purtroppo mortale. Anche in questo caso il lavoratore non era stato assunto regolarmente. Un altro tragico infortunio che si aggiunge così alla già alta percentuale di casi di “morti bianche”.