Enna. Arresti domiciliari al geometra della Provincia

Enna. E’ stato scarcerato con la concessione degli arresti domiciliari il geometra Nicola Di Bari, 53 anni di Catenanuova, dipendente della Provincia regionale, arrestato il 16 aprile scorso in quanto accusato di essere responsabile di concussione, corruzione ed estorsione nei confronti di alcune imprese edili della provincia. I due avvocati difensori Gianpiero Cortese e Franco Tavella, subito dopo l’interrogatorio di martedì, durato circa tre ore, ed effettuato dal Sostituto Procuratore presso la DDA, Roberto Condorelli, avevano presentato richiesta di scarcerazione e di arresti domiciliari che sono stati concessi in quanto la posizione del geometra si è fatta più chiara e tra l’altro lo stesso, al momento dell’arresto, aveva confessato tutto, dicendo che i soldi ricevuti dalle imprese erano regali oppure prestiti personali, visto che si trova finanziariamente in un momento difficile. L’interrogatorio era stato effettuato dal dottor Roberto Condorelli in quanto tra le imprese edili, alle quali erano stati affidati dei lavori a cottimo fiduciario, ve ne era una che era in odor di mafia, molto vicina alla famiglia di Cosa Nostra di Enna, per cui il magistrato voleva approfondire questo discorso con l’imputato, il quale ha dichiarato di non avere mai saputo che l’impresa di Aidone fosse in odor di mafia. Nel corso dell’interrogatorio gli sono state rivolte anche domande che riguardavano il Parco Tematico di Regalbuto, un progetto che prevede investimenti di milioni di euro e che in questo momento è in fase di espletamento della pratiche burocratiche dell’acquisto dei terreni attorno al lago Pozzillo, dove il “parco” dovrà essere realizzato. Il geometra Di Bari pare che abbia risposto di non sapere niente di questo “parco tematico”. Subito dopo gli avvocati Giampiero Cortese e Francesco Tavella, hanno presentato domanda di scarcerazione e di arresti domiciliari, e nel contempo stanno cercando di decidere quale richiesta fare al magistrato inquirente. Pare che la soluzione migliore sembra essere quella della richiesta di giudizio abbreviato visto che Nicola Di Bari ha dato ampia confessione, al momento dell’arresto, di quanto fatto. La decisione potrebbe avvenire entro fine settimana.