Enna. Commemorazione defunti: Chiuso Sacrario caduti in guerra chiesa S.Chiara. Parenti inferociti

Enna. La nostra redazione da parte dell’ex Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Contino, ha ricevuto la sottoriportata interpellanza, che oltre ad essere condivisa, ha anticipato una nostra news; in quanto anche noi abbiamo assistito nella mattinata di ieri all’arrivo di un autobus di turisti che ha sostato, per una decina di minuti, davanti la chiesa di Santa Chiara in attesa di avere notizie sull’eventuale apertura.

Il testo dell’interpellanza presentata al Sindaco e Presidente del Consiglio:
Il sottoscritto Contino Giovanni, Consigliere Comunale, appartenente al Partito Democratico
Premesso che:
– giorno 1 e 2 Novembre di ogni anno ricorre la festa di tutti i Santi e la commemorazione dei defunti;
– che parenti ed amici si recano nei luoghi sacri di sepoltura per onorare i propri cari;
– che nella Nostra Città abbiamo due luoghi sacri, il Camposanto ed il Sacrario dei Caduti in Guerra presso la chiesa di S. Chiara;
Considerato che:
– il servizio garantito all’interno e nei dintorni del Camposanto prestato da decine di Volontari dei Rangers nonché dal Corpo Volontari della Protezione Civile, è stato più che sufficiente;
– il Sacrario di S. Chiara è stato chiuso, impedendo a quanti (parenti, amici, liberi cittadini) avrebbero voluto prestare omaggio ai tanti personaggi illustri che riposano all’interno;
– la chiusura del Sacrario ha suscitato l’ira dei parenti, alcuni dei quali venuti anche da lontano, impossibilitati ad entrarvi;
– tale distrazione dell’amministrazione è stata vista come una mancanza di rispetto nei confronti dei caduti in guerra che riposano all’interno del Sacrario
– tale malessere ha indotto un parente ad esternalizzare la volontà di formulare una richiesta al Signor Sindaco perché autorizzasse l’estumulazione del padre la cui salma riposa all’interno del sacrario e la tumulazione nella tomba di famiglia sita nel Camposanto del comune di Enna;
Tutto ciò premesso:
Chiede al Signor Sindaco se non intende chiedere scusa, al prossimo consiglio comunale, a quanti sono stati feriti da tale negligenza ed incapacità organizzativa atteso che bastava chiedere ad altri volontari e/o alle forze dell’ordine di organizzare un picchetto d’onore, e supplire alla scarsa organizzazione del servizio dei 400 dipendenti comunali.

Edificata fra il 1614 e il 1616 dal nobile Francesco Rotondo, la chiesa di Santa Chiara fu sede della Compagnia di Gesù fino al 1767, anno in cui i gesuiti vennero cacciati dalla Sicilia. La chiesa fu quindi affidata alle clarisse, che la fecero adornare con splendide inferriate alle finestre ed al coro. La struttura è a navata unica. Esternamente, rimarchevole è la scalinata monumentale. All’interno è un pregevole pavimento maiolicato del 1852, dai colori sgargianti, con vedute della città di santa Sofia e di un battello a vapore. Vi si custodisce un dipinto di notevole valore artistico, la “Madonna delle Grazie” di Giuseppe Salerno, lo Zoppo di Gangi (1570-1632). Dopo la seconda guerra mondiale la chiesa è stata destinata a sacrario dei caduti. Sorge nella piazza Napoleone Colajanni.