Calascibetta: A rischio inondazioni contrade Longuillo e S.Michele

Calascibetta. Giornata drammatica quella di giovedì anche per Calascibetta, dove alcune famiglie di contrada Piano Longuillo e San Michele hanno vissuto momenti di angoscia per gli allagamenti delle loro abitazioni. Si è sfiorato persino la tragedia con momenti di paura. Infatti, Antonio Augusto, titolare di un mangimificio che si trova nella contrada, è rimasto per parecchi minuti intrappolato nella sua auto totalmente sommersa dall’acqua. Migliaia di euro i danni causati dal maltempo, in larga parte subiti proprio dall’azienda di Augusto e dalle abitazioni limitrofe a causa degli allagamenti dove per svuotarli sono occorse delle pompe sino a ieri in funzione. “L’Amministrazione comunale e l’ufficio tecnico –dice Augusto-, prontamente allertati, hanno dichiarato la loro incompetenza, mentre ad intervenire sono stati i carabinieri della locale stazione che hanno redatto un verbale inviato alla Procura della repubblica”. Augusto punta il dito su quanti “hanno modificato lo stato dei luoghi, causa dell’accumulo di enormi quantità di acqua che sfociano proprio contro alcune abitazioni che si trovano a valle della contrada”. “La mancanza di opere idrauliche all’interno del bacino –continua Augusto-, dove negli anni si sono costruite centinaia di abitazioni con l’insediamento anche di alcune attività artigianali, ogni qualvolta si verificano temporali, è causa di inondazioni che, con l’andare degli anni, diventano sempre più pericolose. Questo perché, nel tempo, è stato sicuramente modificato l’assetto idrobiologico del territorio e le acque, non trovando più il deflusso naturale, finiscono per allagare abitazioni e travolgere macchine. Così ogni pioggia –sottolinea- finisce per trasformarsi in un’inondazione provocando enormi danni. Occorrono canali, tombini, ponticelli, trincee drenanti, fossi di guardia, strutture in grado di disciplinare in maniera adeguata le acque metoriche che dovrebbero impedire di arrecare danni rilevanti a molti residenti”. “E’ bastato un giorno di pioggia –aggiungono con rabbia i residenti- per rendersi conto che la situazione in tutta la zona appare veramente grave. E’ una situazione che non possiamo più tollerare. Sollecitiamo provvedimenti, al sindaco e a tutti gli amministratori del Comune. Tra l’altro l’ufficio tecnico è da anni a conoscenza delle modifiche apportate allo stato dei luoghi”.
Giacomo Lisacchi