Enna. Malfitano, Consigliere provinciale: Le esigenze del territorio ennese
Nicosia - 17/12/2008
Nicosia. Ci troviamo di fronte due realtà che stridono tra di loro: da un lato, i bisogni reali della gente che, come un grido continuo e costante, tenta di scuotere la coscienza di chi dovrebbe ascoltare e, dall’altro, la realtà di chi ricopre o riveste incarichi di “potere” con l’arduo e doveroso compito di ascoltare il grido continuo dei bisognosi e degli “oppressi”.
Da più parti si invoca un cambio di rotta nella gestione della cosa pubblica: cambia il “puparo” ma il copione è sempre lo stesso!
Tutti alla ricerca di un tornaconto personale o di posti di gestione del potere,…, ma chi è costui che veramente dichiara di avere come proprio interesse specifico, come tornaconto personale, l’amore e la passione verso i bisogni della gente, verso le necessità di un intero territorio?
A tal proposito quanto si potrebbe scrivere e affermare!
Non potendo parlare di tutto, è opportuno focalizzare l’attenzione su alcuni argomenti più che mai attuali!
Tra questi, certamente merita doverosa menzione la situazione sulla sicurezza di tutti i cittadini in rapporto al nostro territorio.
Se da un lato si registra una crescente preoccupazione riguardo all’incremento di patologie ritenute poco frequenti fino a qualche decennio addietro (ad es. le patologie oncologiche), di contro, risalta l’atteggiamento tenuto da esponenti di maggioranza dei governi locali (comunali e provinciali) che, senza “batter ciglio”, bocciano proposte di finanziamento per la lotta al cancro, quali il mancato finanziamento per l’acquisto di un automezzo per il trasporto dei malati di cancro ai centri di cura (bocciatura operata dall’attuale maggioranza del governo provinciale) o il mancato contributo per la campagna di prevenzione del tumore al colon (ad opera di un’amministrazione comunale dell’ennese).
Pur tuttavia, la maggioranza del Consiglio Provinciale, preventivamente alla bocciatura del contributo per l’acquisto dell’automezzo appena citato, cercava di “nobilitare” la propria azione, approvando, all’unanimità con la minoranza, la mozione sull’istituzione del Registro Tumori in Provincia di Enna.
Un’azione politica, quella della Provincia Regionale di Enna, che non solo taglia ogni tipo di contributi per iniziative in ambito oncologico, ma neanche incentiva un’azione di governo rivolta al controllo, alla bonifica e alla promozione del territorio da un punto di vista ambientale, a tutela della salute della gente dell’intera Provincia.
La politica di maggioranza della nostra Provincia, a tutt’oggi, non è riuscita ad istituire un tavolo tecnico in merito al problema rifiuti (così come richiesto al Sig. Presidente Monaco durante il Consiglio Provinciale dell’agosto scorso).
Mentre la gente del nostro territorio si ammala, o peggio, muore a causa di mali molte volte incurabili, la politica provinciale non sa far di meglio che litigare e affaccendarsi per la spartizione di posti di sottogoverno o per l’acquisizione di somme per la distribuzione di incarichi professionali verso i propri creditori elettorali ovvero, ancor più, per l’acquisizione di questo o quel finanziamento o progetto da investire o realizzare, in maniera decisamente esclusiva, solo nel proprio bacino territoriale elettorale, a discapito di altre zone della provincia, altrettante, se non maggiormente, bisognose di investimenti (ad es. si evidenzia il finanziamento della chiesa di Villadoro a dispetto della chiesa di S. Leone di Enna).
Certamente viene da chiedersi:
– “Come mai i Sindaci dei nostri Comuni, con a capo il Presidente della Provincia Monaco, non fanno quadrato attorno ai reali problemi della gente e del nostro territorio, al di sopra di ogni appartenenza politica?”
– “Perché non si riesce a sviluppare percorsi politici, condivisi da tutti?”
– “Perché la nostra politica locale non è mai al passo con la sua storia?”
Ad esempio, la storia dei nostri giorni riguarda le terribili piogge che si sono abbattute sulla nostra provincia.
Nel merito, è spontaneo domandarsi come mai numerosi Comuni e la stessa Provincia di Enna, già da diversi giorni, non hanno attivato i “codici” di massima allerta e pericolo, come previsto dall’ultima Direttiva Regionale di Protezione Civile?
Come spiegare, alla data odierna, la mancata dichiarazione dello stato di calamità?
Alla provincia si litiga per l’assegnazione dei vari incarichi e nel frattempo tutto intorno il territorio frana: strade, recinti, muri di contenimento sia all’interno che all’esterno delle aree urbane. Ovunque acqua, fango, detriti e distruzione!
A proposito, il muro di sostegno del Liceo Scientifico E. Majorana di Nicosia, grazie alla Provvidenza, regge ancora!
I fondi per prevenire queste situazioni di pericolo ci sono!
Perché non sono state destinate più risorse umane alla progettazione di opere importanti e serie in merito al dissesto idrogeologico, preoccupandosi, altresì, di spendere bene le somme eventualmente assegnate?
Non si capisce perché la Regione Piemonte, dopo il disastro del crollo di una scuola, che ha visto la perdita gravissima di una giovane vita, subito, è riuscita a farsi assegnare dal Governo Berlusconi ben 400 milioni di euro!
Altrettanto la Lega, al Nord, per ogni piccolo problema, alza la voce e anch’essa riesce ad ottenere contributi non indifferenti!
Ma dov’è la voce forte e autoritaria dei nostri rappresentanti locali e regionali?
Perché bisogna sempre aspettare gli incendi, le alluvioni, invece di prevenire il tutto attraverso l’incentivazione di una mentalità progettuale di previsione e prevenzione degli eventi calamitosi, tesa, da un lato allo sviluppo di una struttura di Protezione Civile da potenziare e perfezionare in fase di “quiete” (come da Direttiva dello stesso Dipartimento Regionale), e dall’altro allo sviluppo a alla realizzazione di progetti per la realizzazione di tutta quella serie di opere infrastrutturali necessarie?
Verrebbe da chiedersi quanti sono gli Enti Locali della nostra Provincia che hanno chiesto contributi al Dipartimento Regionale di Protezione Civile per il potenziamento delle strutture comunali di P.C.?
E quanti sono quelli che sono impegnati fattivamente nel cercare di acquisire quanti più fondi europei possibili, Fondi Fas inclusi?
E’ più che mai urgente e improcrastinabile mettere di lato i personalismi politici e gli “affari di bottega” per attuare un percorso politico che veda l’intera maggioranza del nostro Governo Provinciale lavorare, coesa e compatta, attorno a quel Presidente, che l’intera coalizione ha appoggiato fino al successo elettorale, per la soluzione degli innumerevoli e gravosi problemi del territorio ennese!
Lo scrivente, a tal fine, chiede con forza il sostegno degli esponenti politici regionali.
Particolare attenzione viene rivolta al Sen. Pino Firrarello, il quale, qualche giorno addietro, rivolgendosi al Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo, affermava quanto segue:_”La storia insegna che un piccolo partito può anche governare una Regione, lo Stato, una Provincia. E’ grave, però, che chi è capo di una coalizione…agisca contro la coalizione che l’ha eletto!”
E’ veramente molto grave che il Presidente Monaco, capo di una coalizione, elettorale prima e, di governo poi, agisca contro parte della stessa coalizione che l’ha eletto.
Certamente il Sen. Firrarello, profondo conoscitore delle dinamiche storiche della politica, non può non confermare lo stesso, di quanto affermato per l’On. Lombardo, riguardo al nostro Presidente della Provincia e, di conseguenza, attivarsi affinché, con tutti gli uomini della sua corrente (On. Leanza e tutti i “leanziani”), porre fine all’accanimento di un Presidente della Provincia nei confronti di una parte della stessa coalizione di maggioranza.
Se l’intera coalizione del governo provinciale pensasse di più a difendere i Fondi Fas e ogni altro tipo di risorsa per il nostro territorio, invece che a fare incontri “clandestini”, si starebbe certamente tutti meglio!!!
Consigliere Provinciale
Dott. Sergio Malfitano