Enna. Il vice Presidente Consiglio provinciale su miniera Pasquasia
Enna-Cronaca - 12/01/2009
Enna. Riceviamo e pubblichiamo dal vice Presidente Consiglio provinciale Alfredo Colianni:
“La Provincia Regionale di Enna ha istituito una “Commissione Speciale”, per la tutela e la salvaguardia della miniera di Pasquasia , a seguito delle dichiarazioni dell’Assessore Regionale Di Mauro del M. P. A . che indicava il sito idoneo ad ospitare i fanghi tossici provenienti dalle industrie di Priolo, in cambio di una eventuale lauta ricompensa economica.
La commissione speciale di inchiesta, doveva anche acquisire documenti, per appurare la eventuale presenza o non, di scorie radioattive, un inquietante problema che si trascina da molto tempo ed è diventato un mistero, date le divergenti opinioni.
Nella seconda seduta della commissione speciale, è arrivato un proclamo da parte del Presidente della Provincia di Enna, della eventuale riapertura e riattivazione della Miniera di Pasquasia, attraverso (guarda caso), studi di settore per l’estrazione dello zolfo con tecnologie avanzate.
Mi chiedo caro Presidente, se il suo proclamo non è stato un passo affrettato, “ha sbagliato la tempistica” dato che ancora non abbiamo acquisito documentazione in merito alla eventuale presenza delle scorie radioattive, ancora dobbiamo appurare…
Mi dispiace che, tutti noi consiglieri, siamo caduti in una trappola tesa da chi, aveva ideato e carpito la nostra buona fede, per la istituzione di una Commissione speciale di inchiesta, utilizzata, non per lo scopo per cui era stata richiesta, ma per fini diversi.
In ogni caso, lo studio di settore per la riapertura della Miniera di Pasquasia, per la estrazione dello zolfo con tecnologia avanzata, non trova fondamento in una Miniera chiusa da troppo tempo, con attrezzature in disuso e che ancora non si sa se si potrà riattivare, dato anche il forte dubbio della presenza delle scorie radioattive e lei Presidente, non avrà il sostegno del sottoscritto, dato che ho capito benissimo che in questa storia lei mira ad altro e non al bene dei cittadini della provincia di Enna.
Il movimento “Uniti per cambiare”, sempre alla difesa dei cittadini, attento allo sperpero dei fondi pubblici, anche se sono fondi che arrivano mediante finanziamenti regionali ed Europei, chiede in maniera immediata, un cambiamento di rotta, che non si affidi nessun studio di settore al fine che rimanga tale, senza una reale riapertura del sito in questione.
Vorrei anche informarla che la vicenda Pasquasia, è inserita nel programma Regionale delle dismissioni, curata dal liquidatore Alba Alessi da circa 9 anni”.