Rifiuti Enna: Impianto compostaggio di Dittaino

Enna. Da qualche mese è diventato operativo l’impianto di compostaggio, che la Provincia regionale, ha realizzato ai margini dell’area industriale di Dittaino; impianto che viene gestito da Sicilia Ambiente, società che ha il compito di gestire la raccolta dei rifiuti solidi urbani e la raccolta differenziata, in tutto il territorio provinciale. L’impianto è sicuramente unico in Sicilia, soprattutto per le attrezzature di avanguardia che lo contraddistinguono, ed ha le capacità di trasformare la parte umida dei rifiuti urbani mescolata a scarti di legna e rami in compost, che è un valido fertilizzante che può essere utilizzato in agricoltura. Che l’impianto abbia una sua validità lo dimostra il fatto che i primi ad utilizzarlo sono stati gli Ato di Palermo e Catania, oltre al comune di Priolo, mentre rimangono indietro i comuni della provincia di Enna, perché ancora non è stata attivata la raccolta della parte umida dei rifiuti, attività questa che potrebbe iniziare a cominciare dalla fine di febbraio. L’impianto viene diretto dall’ingegnere Pino Miccichè con la collaborazione di Gaetano La Spina che controlla il sistema informatico che sostanzialmente dirige tutto il processo di trasformazione che dura circa tre mesi, prima che dalla parte umida (70 per cento) unita allo “strutturante” (legna e rami al 30 per cento) si arrivi alla formazione del compost. “La parte umida viene trasferita in biocontainer – dichiara l’ingegnere Roberto Palumbo, direttore tecnico di Sicilia Ambiente – dove viene insufflata dell’aria per mezzo di turbine e vi rimane per quattordici giorni; successivamente la parte lavorata viene sistemata in platee coperte per 18 giorni, anche qui con la presenza di aria. Dopo esce da sotto il capannone ed inizia il sistema di variazioni con l’uscita di materiale di scarto come la plastica, che va a finire in discarica. Successivamente si forma il compost con una sistema di biofiltri che consentono di evitare inquinamenti. Si lavora con una temperatura che va dai 45° ai 60°”. Una volta realizzato il compost che già si trova disponibili, Sicilia Ambiente ha pensato di fare valutare le sue qualità dagli esperti della facoltà di Agraria dell’Università di Catania, in modo da conoscerne l’effettiva qualità. “Questo fertilizzante potrebbe essere importante per tutte le culture – evidenzia l’ingegnere Palombo – specie per le culture biologiche visto che il prodotto scaturisce da residui organici. Una volta conosciuta la validità del prodotto la società si sta attivando per poterlo mettere in commercio. Già ci sono state ditte che hanno visitato l’impianto e sono disponibili ad acquistare il prodotto”.

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redazione-vivienna