Viabilità/Enna: Crollo di due arcate della Panoramica

Enna. E’ un momento sicuramente difficile per la viabilità provinciale perché sono veramente tante le strade provinciali che hanno subito danni consistenti e che, allo stato attuale rimangono impercorribili. La provinciale “28” , detta la Panoramica, progettata negli anni ’50 dall’ingegnere Amico, è sicuramente una delle più importante perchè consente dalla statale 121 si raggiungere il centro storico del capoluogo ennese. Ma anche la provinciale “51” che da Enna bassa porta nella zona del Castello di Lombardia è stata gravemente danneggiata dalle piogge di dicembre e gennaio con crollo di massi dalle pareti sovrastanti ed addirittura con l’evacuazione di diverse famiglie che abitano nella zona di San Calogero. La Monte-Cantina, strada comunale, ha subito il crollo di massi, ma alcuni interventi effettuati dal comune hanno consentito la sua riapertura al traffico, mentre in provincia ci sono strade come la Nicosia-Agira, Piazza Armerina-Mirabella Imbaccari, PiazzaArmerina-Barrafranca, Regalbuto-Catenanuova, Mulinello-Dittaino che hanno bisogno di interventi sostanziali in quanto le piogge violente di questo inverno hanno provocato danni consistenti e la transitabilità è diventata molto precaria.

L’indebolimento delle fondazioni, provocato dalle abbondanti piogge di dicembre e gennaio, ieri mattina ha provocato il crollo di due campate della provinciale “28”,detta la “Panoramica”, che collega la statale 121 con l’ingresso nel centro storico di Enna, trascinandosi nel crollo circa cinquanta metri di sede stradale . Un crollo che non ha provocato danni a persone e mezzi in quanto la strada, da circa due mesi, era chiusa, essendosi verificato il crollo di massi dalle pendici che si trovano sottostanti la Rocca di Cerere e sul quale stava intervenendo il personale del settore “Viabilità” della Provincia regionale. L’allarme è stato dato dai tecnici della Telecomn che stanno realizzando nella zona la condotta per la “banda larga”. Immediato il sopralluogo sia da parte dei funzionari tecnici della Provincia sia quelli della Protezione civile regionale per la constatazione delle cause che hanno provocato il crollo e quali possibili rimedi da mettere in atto tenuto conto che si tratta di un’arteria importante sia per la viabilità cittadina che per quella provinciale. Da una prima stima si parla di danni che si aggirano intorno ai 4 miliardi, mentre per questa mattina è probabile che venga effettuato un altro sopralluogo alla presenza dell’ingegnere Salvatore Cuocina, responsabile regionale della Protezione Civile, anche perché un altro ponte, poco distante da quello crollate sembra evidenziare dei movimenti che ne inficiano la stabilità.