Enna. La visita del Presidente della Camera Gianfranco Fini

Enna. Gli studenti sono stati i protagonisti dell’incontro con il Ppresidente della Camera Gianfranco Fini all’Università Kore.L’auditorium dell’atenea stracolmo di autorità regionali e provinciali, ma soprattutto di studenti universitari e degli istituti superiori della provincia, attratti dal tema “la costituzione materiale nel processo di costruzione del diritto nell’Unione Europea”. Una lezione magistralis, di grande levatura e tecnica, i temi sono stati affrontati e proposti dagli studenti Roberto Messina sul blocco della Costituzione Europea, Lorenzo Floresta sul “rapporto tra Europa e Stati Uniti d’America nelle politiche energetiche”, Pier luigi Tumminelli su una crescita marginale dell’Italia nell’ambito europeo ; Ilaria Nicolosi su “scarsa partecipazione dei cittadini nella creazione dell’Europa unita”: Gaetano Martinez, studentesco tedesco, sul “problema dell’integrazione”.
Il presidente Fini ha più volte ribadito che “in questa fase storica l’unica idea portante è la volontà dei popoli europei ad essere protagonisti della politica internazionale ma come blocco unico. Il singolo paese deve assumersi tutte le responsabilità perché vi sia un indirizzo politico unico, ribadendo con forza il rispetto delle leggi, del cittadino e dell’integrazione perché gli episodi come quelli avvenuti in Inghilterra non debbano mai più a succedere”. Fini nella sua lezione ha parlato che è anche importante “definire un assetto organizzativo delle istituzioni sempre più avanzato e democratico e quella di assicurare il pieno riconoscimento e la promozione dei diritti, i quali, prima ancora di configurarsi come situazioni giuridiche soggettive, sono espressioni di civiltà, di costumi, di valori e di mentalità comuni. Nel contempo i diritti sono anche un fattore di integrazione e di identità culturale e politica. Europa e Usa sono le facce di un’identica medaglia, rappresentano l’Occidente nella sua globalità (versante atlantico ed europeo), le stesse devono interagire sul piano paritario per affrontare questa crisi globale”. “l’Europa non può e non deve delegare nessuno – ha continuato il presidente Fini – deve essere protagonista nei rapporti con l’Islam”. Poi sulla crisi finanziaria che ha coinvolto tutti e che bisogna affrontare con serenità e saggezza. “Il Meridione può superare la sfida del federalismo fiscale – ha concluso Gianfranco Fini – se veramente ci crede, del resto bisogna guardare con rispetto ad Enna che è stata capace di vincere una sfida difficile ed importante dal punto di vista socio-economico-culturale nel riuscire a creare il quarto polo universitario al centro della Sicilia e con risultati di notevole rilevanza”. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha respinto le polemiche, che definisce “anche un po sguaiate”, sulle nuove misure per la sicurezza e invita comunque a un grande equilibrio su questo tema delicato. Parlare di ‘leggi razziali’, sostiene Fini, “appartiene alla polemica anche un pò sguaiata, ma non c’e’ dubbio che dobbiamo dare vita a delle leggi che siano garanzia di sicurezza per il cittadino, ma che siano anche di integrazione per i tanti lavoratori che vengono in Italia e che sono una risorsa per la nostra economia. E’ sempre e soltanto un problema di equilibrio. Spesso l’equilibrio non c’è, non sta a me dire se nelle leggi, ma certamente questo equilibrio spesso non c’e’ nelle polemiche”. In tema di testamento biologico “c’era e, purtroppo, c’è un vuoto legislativo che deve essere colmato nel più breve tempo possibile, attraverso una discussione approfondita in Parlamento e scevra da pregiudizi. Il disegno di legge sul cosiddetto testamento biologico è già incardinato al Senato. La vicenda Englaro ha fatto sì che tutto i gruppi prendessero l’impegno per una sollecita discussione e approvazione. Non appena il testo arriverà a Montecitorio, la Camera agirà con la stessa considerazione”.
Dopo la lezione alla Kore il Presidente Fini si è recato negli uffici del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, dove si è tenuto un incontro istituzionale con la deputazione ennese alla Regione Sicilia, i 20 sindaci del territorio, i consiglieri provinciali e la Giunta. Ad accoglierlo, il Presidente che ha porto il benvenuto, a nome dell’istituzione Provincia, mettendo l’accento sul grave stato di crisi in cui versa il territorio ennese, penalizzato dalla mancanza di infrastrutture, da una rete viaria precaria e duna rete ferroviaria obsoleta. “Da soli non siamo in grado di potere dare risposte alle pressanti richieste della popolazione amministrata.” Questo il grido di aiuto del presidente Monaco che sottolinea la volontà da parte delle Istituzioni di non volere più vivere di assistenzialismo, ma di sviluppo per dare autonomia alla collettività, attraverso le risorse disponibili dell’Unione europea nell’ambito della programmazione 2007-2013. Il presidente della Camera ha sottolineato la fierezza della Sicilia, antesignana del federalismo fiscale, opportunità, questa per mettere in atto strategie legate alla produttività e al lavoro. “Le amministrazioni dovranno mostrare efficienza nell’erogazione dei servizi – ha aggiunto Fini – poiché adesso comincia la grande sfida delle autonomie locali”. Ogni processo politico trova le sue radici nella consapevolezza di operare con trasparenza. La cultura della legalità, ha aggiunto, non è né di destra, né di sinistra, ma appartiene alla classe dirigente che deve fare appello alla coralità per raggiungere l’obiettivo di amministrare con coscienza e profitto. Garanzie per il Meridione da parte del presidente della Camera che ha assicurato di vigilare sui grandi progetti, anche se “ Lo Stato non siamo solo noi dalle nostre sedi di governo, siete voi, nelle vostre realtà, piccole, a misura d’uomo”.