Eletto il nuovo direttivo PD a Valguarnera

L’Assemblea Organizzativa del Circolo PD di Valguarnera, all’unanimità, ha eletto il segretario e il direttivo del circolo. Che risulta così composto:
Segretario – Gabriele Leanza
Direttivo del Circolo:
• Arena Fabio
• Arena Salvatore
• Balbo William
• Barbano Renato
• Bonanno Marcello
• Bruno Mario
• Di Gregorio Tony
• Gangemi Salvatore
• Indovino Chris
• Interlicchia Giovanni
• Mascali Carmelo
• Miraglia Salvatore
• Pelligra Rino
• Profeta Giuseppe
• Scarlata Lorenzo
• Sicilia Paolo
• Trovato Salvatore
Comitato di garanzia – Probiviri
• Arena Gioacchino
• Barbano Giovanni
• Gallo Giuseppe
• Leanza Sebastiano
• Profeta Giuseppe
L’apertura dei lavori è stata introdotta dal Consigliere Provinciale Pippo Castoro, che ha aperto il dibattito assembleare con la seguente relazione.

“Il Partito Democratico di Valguarnera, consumate le fasi organizzative all’insegna della massima trasparenza e linearità nonché con la collaborazione di tutte le espressioni e sensibilità presenti, intende celebrare l’odierno appuntamento, quale assemblea organizzativa, con spirito di grande innovazione nelle idee e con una punta di rammarico per il fatto che questa manifestazione non segni la fase congressuale politico-organizzativa che avrebbe dovuto rappresentare, per responsabilità del Partito Democratico a livello regionale, che non è stato capace di elaborare un condiviso statuto. Ciò agevola la continua frammentazione cui il Partito è stato ed è sottoposto. In tal proposito vorrei esprimere il mio dispiacere nell’aver appreso nei giorni scorsi la notizia della sconfitta elettorale alle elezioni regionali in Sardegna e delle conseguenti dimissioni del segretario nazionale Walter Veltroni; è per questo che oggi il nostro segretario provinciale Giuseppe Arena non è qui presente, poiché chiamato alla direzione nazionale del partito. Archiviata questa fase è però necessario passare a quella che possiamo definire l’inizio del nuovo PD a Valguarnera.
Vorrei ricordare i valori e gli ideali che hanno ispirato la nascita di questo soggetto politico; è proprio all’insegna di tali valori che intendiamo costruire un nuovo percorso nel nostro Paese, caratterizzato da regole e partecipazione, condivise da tutti. I fatti degli ultimi tempi ci convincono ancor più che occorre procedere in tale direzione, per ridare fiducia al popolo del centro- sinistra e a quella gente tradizionalmente vicina a noi, ai giovani e alle generazioni future. La politica, che con fatica viene sviluppata dalla nostra deputazione nazionale, regionale e dai nostri rappresentanti provinciali, deve costituire il faro della nostra azione amministrativa. Di conseguenza, pur nel rispetto delle diverse sensibilità che potranno esistere nel Partito, è indispensabile ricercare ogni utile elemento aggregante, abbandonando il frequente ricorso alle ambizioni personali, quali fattori da considerare anacronistici per una politica che vuole affermarsi diversamente dal passato.
Occorre riproporre il PD come partito-guida nello scenario politico a capo di una coalizione che, partendo dal bagaglio del centro-sinistra, trovi e offra ogni utile apertura a quelle espressioni della società civile o dell’evoluzione dei partiti, che possano convergere su argomenti fondamentali, per dare vita ad una compagine tale da presentarsi come portatrice di un nuovo modello di gestione della cosa pubblica, aderente alla realtà nelle sue diverse espressioni. A tale proposito dovrà essere elaborato, nella successiva fase congressuale, che spero si svolga al più presto, un programma di iniziative politico-amministrative, frutto di un preventivo confronto con le forze sociali (sindacati, associazioni, realtà economiche, etc.), sul quale riconoscersi, per potere elaborare e sottoscrivere un programma. Sarà necessario a tal fine un fattivo coordinamento con le istituzioni politiche nazionali, regionali e provinciali, oltre che con quelle viciniori, stante la limitatezza del nostro territorio comunale.
Tutto ciò dovrà rappresentare una marcata inversione di tendenza rispetto alle scelte operate dalla attuale amministrazione.
Basti pensare alla fuoriuscita da forme consortili qualificate come l’ASI e il Consorzio Universitario, unici volani di sviluppo del nostro territorio, rimasti un miraggio a causa della inconsistenza dell’azione amministrativa messa in cantiere nel corso di questa legislatura, che tanti danni ha causato ai valguarneresi.
Tutte le precedenti convenzioni stipulate con l’ASI in materia di tutela ambientale e sulla realizzazione di opifici nel comprensorio, stante la nostra contiguità del territorio, sono state cancellate con un unico atto amministrativo, senza che ne parli nessuno. Credo che non sia legalmente possibile uscire fuori dal consorzio ASI, ma se ciò dovesse verificarsi sarebbe molto grave. Infatti a giorni dovrebbe partire una campagna di informazione per acquisire i curricula degli interessati, in previsione dell’apertura del nuovo outlet, che sorgerà nella zona industriale del Dittaino, il quale darà centinaia di posti di lavoro e i cui corsi di formazione saranno tenuti presso l’università Kore di Enna dall’Anfe e si dice che il comune di Valguarnera, in quanto non più socio del consorzio, potrebbe uscire fuori dai bandi.
Occorre, pertanto ridare voce all’Ente Comune con autorevolezza e spessore.

– Programmi e progetti: lo scenario di riferimento
La realizzazione di un programma per amministrare l’Ente passa da una preventiva razionalizzazione delle risorse umane, finalizzata al migliore utilizzo delle energie, oggi impiegate in modo caotico, disordinato e non rispondente alle effettive esigenze dell’Ente.
Dovranno essere individuati tutti i settori strategici di sviluppo economico del paese. A tal fine sarà necessario l’apporto di qualificate professionalità che dovranno consentire l’ingresso dell’Ente nei progetti strutturali, sperando di recuperare quanto perso.
La vocazione prevalentemente agricola della nostra realtà economica ci induce a programmare con le associazioni di categoria e con gli operatori più significativi la realizzazione di opportunità in materia di convenzioni o infrastrutture che agevolino le stesse attività, soprattutto la viabilità rurale e la ristrutturazione delle strade interpoderali ed extraurbane, flagellate dalle piogge alluvionali, facendo leva sui nostri rappresentanti regionali affinchè si impegnino ad attenzionare il piano di sviluppo rurale, alla luce delle ultime calamità naturali.
Un discorso a parte va fatto con gli operatori industriali presenti nel territorio.
In passato qualche segnale c’è stato ma si rende indifferibile una azione sinergica che consenta di salvaguardare o, addirittura, migliorare i posti di lavoro esistenti nel settore. Identico discorso va fatto con la categoria degli artigiani.
La valorizzazione del patrimonio culturale potrà rappresentare una valida occasione di sviluppo, agganciando Valguarnera ai potenziali esistenti in provincia di Enna ed in particolare a Piazza Armerina , Morgantina ed Aidone che, in seguito al prossimo rientro della Venere, richiamerà numerosi turisti. Infatti, grazie alla nostra felice posizione geografica e viaria, potremmo essere inseriti nel sistema turistico isolano. Il settore dei servizi e la vicinanza al comune di Aidone e Piazza Armerina sono i punti di forza del nostro comune sui quali occorre concentrare le nostre energie.

Gli operatori commerciali saranno tutelati con appropriati “studi di settore” intesi a classificare le attività in modo rispondente alla realtà e non come è stato fatto ad oggi, causando oltre alla beffa della situazione critica del settore, il danno di maggiori tributi a loro carico, per come avviene in province del nord, ben più ricche e produttive. In tal proposito recentemente si è tenuto un convegno alla KORE in cui il delegato della “So.Se” si è assunto l’impegno di rivedere i parametri per evitare che la nostra provincia venga ulteriormente penalizzata.

Al mondo associazionistico, in particolare a quello giovanile, vanno assicurate le migliori condizioni per realizzare i loro programmi, evitando di chiedere contributi o sussidi, ma diventando essi stessi soggetti attori della gestione delle risorse pubbliche. Basti pensare quanto sia importante per tutte le associazioni disporre di locali a titolo gratuito, le cui spese più indispensabili siano a carico dell’Ente. Per fare questo occorre costituire un tavolo di approfondimento nel rispetto della libertà di tutti.
Questa nostra visione delle cose deve rappresentare una costante per una apertura al dialogo anche con chi ad oggi non ha aderito al nuovo corso del PD.

– Obiettivi
E’ utopia affermare che il PD vuole ritornare a guidare il paese? Assolutamente no!
Ogni giorno assistiamo allo sfascio di Valguarnera senza potervi porre rimedio se non con la nostra azione di differenziazione rispetto ad un modo di fare politica.
La cittadinanza è stufa di assistere a questo degrado lento e mortificante che da anni fa scivolare il nostro paese verso la deriva ed il sentire comune ci suggerisce che occorre l’impegno delle migliori energie del centro-sinistra, che hanno dimostrato nel tempo la capacità di saper governare il territorio.
Per riuscire a realizzare ciò si rende necessario uno sforzo importante da parte di tutti: giovani, donne e persone con esperienza politico-amministrativa, presenti negli organismi locali e nella società civile, ricercando serenamente e con spirito costruttivo le soluzioni più appropriate. Determinante deve essere l’atteggiamento incoraggiante da parte dei nostri rappresentanti nazionali, regionali e provinciali.
Noi siamo convinti che da questa assemblea organizzativa del circolo PD di Valguarnera, in cui verranno eletti gli organismi nelle more del congresso politico, possa partire quel nuovo percorso del centro-sinistra, che, avendo fatto tesoro degli errori commessi, ritorni a rappresentare quella voglia di riscatto della nostra terra e degli ideali di cui siamo fautori e sostenitori.