Enna, arrestati titolari pub ‘I vecchi tempi’ per spaccio di droga, sei le ordinanze cautelari

Enna. Operazione “I vecchi tempi”. Gli uomini della IV sezione antidroga della squadra mobile di Enna sventano un giro di spaccio di sostanze stupefacenti.
Questa notte personale della squadra mobile della questura di Enna – diretta dal vice questore aggiunto dr. Giovanni Cuciti – ha eseguito n. 6 ordinanze di misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, la maggior parte dei quali con precedenti specifici, responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish, cocaina) in concorso.
I provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Enna dr. David Salvucci, a seguito di richiesta del pubblico ministero che ha condiviso le risultanze investigative, hanno determinato gli arresti domiciliari a carico di:
M. DF., classe 71, residente ad Enna;
C.F., classe 74, con precedenti penali specifici, residente ad Enna;
nonché l’obbligo di dimora nel comune di enna nei confronti di:
P. G., classe 61; M.E., classe 72; D.M., classe 78; L. G., classe 68, tutti residenti ad Enna, con precedenti;

Tutti responsabili del delitto previsto e punito dall’art. 73 d.p.r. 309/90, per avere, anche in concorso, detenuto a fini di spaccio sostanze stupefacenti, nonché, M. DF.e C.F. anche per il delitto di cui all’art. 110 c.p. e 79 d.p.r. 309/90, per avere in concorso tra loro, quali co-gestori del club “I vecchi tempi”, con sede ad Enna nella centrale via Roma, consentito che il citato locale fosse adibito a luogo di ritrovo di persone dedite all’uso di hashish e cocaina.
Tali fatti sono stati commessi tra il febbraio e l’aprile 2008, epoca alla quale risalgono le attività investigative.
In tale periodo, infatti, il personale in servizio alla 4° sezione antidroga della squadra mobile di Enna svolgeva una serie di indagini che traevano origine da servizi di appostamento e di pedinamento nei confronti di alcuni soggetti conosciuti, gravitanti nel mondo dello spaccio e del consumo dello stupefacente. Le primarie attività di accertamento consentivano di notare che gli stessi avevano come comune “base” il locale, il quale veniva notato controllare con ripetuta insistenza l’ingresso e l’uscita degli avventori, avendo l’accortezza egli stesso di chiudere sempre a chiave ogni qualvolta qualcuno accedeva o usciva. Venivano così avviati servizi tecnici con intercettazioni che, opportunamente integrati da pedinamenti e riscontri sul territorio, consentivano di meglio chiarire la portata del giro illecito ed i soggetti coinvolti.
Oltre ai ripetuti contatti con elementi gravitanti nel mondo dello spaccio dello stupefacente, M.DF. assumeva il ruolo di figura preminente in seno al gruppo il quale, oltre a spacciare in prima persona, provvedeva a rifornirsi, spesso anche in compagnia ad agli altri individui di cui sopra, anche utilizzati come staffetta lungo i tragitti per bonificare il percorso. A M.DF. si affianca la figura di C.F., che lo collabora nella gestione del locale, con il quale decide ed organizza i vari traffici illeciti. I due in distinte occasioni si preoccupano anche di avere cura di non ostentare i loro guadagni proprio allo scopo di non attirare attenzioni particolari, di tenere il conto di coloro che abbiano debiti per forniture di stupefacenti, di discutere sul prezzo ritenuto troppo alto di alcune quantità acquistate per lo spaccio, nonché sulla procedura del taglio della cocaina. Mentre M.DF. esternava qualche preoccupazione sul fatto che all’interno del locale ci fosse troppo giro, richiamando C.F. a “lavorare giusti” quest’ultimo, per sottrarsi alle sue responsabilità, ribadiva che il problema prioritario non fosse suo atteso che era semplicemente socio, ma al contempo invitava il suo interlocutore ad intensificare le attività all’interno del locale.
Molteplici sono le condotte illecite commesse dagli arrestati, tutti molto attivi nello spaccio.
Rilevanti a fini investigativi anche le intese tra i due e gli altri. Per l’approvvigionamento di stupefacente, con relativa raccolta di fondi per il carico e staffetta di bonifica lungo le strade.
Gli stessi, il giorno dopo il carico, contattavano per lo smercio assuntori.
Ancora, gli stessi commentano preoccupati, in altra circostanza, la presenza di personale della squadra mobile ad una festa, proprio a causa delle loro attività illecite. Sempre all’interno de “I vecchi tempi” autonomamente si organizzano per effettuare un carico da spacciare, con la preoccupazione di fare le cose in grande atteso l’approssimarsi del periodo pasquale. Ma al rientro, intercettati da personale in divisa, dopo un inseguimento riescono a disfarsi di alcuni involucri di stupefacente da un viadotto, per eludere responsabilità penali. Tutta questa serie di condotte sono state accertate a seguito delle complesse attività di indagine che hanno consentito di ricondurre in capo ai singoli soggetti precise responsabilità conseguenti. A ciò si aggiungano i riscontri effettuati durante i vari servizi sul territorio che hanno portato a più sequestri di stupefacente.