Enna/Rifiuti: Riunione dei Sindaci

Enna. Entro il 15 marzo i consigli comunali dovranno approvare la tassa per i rifiuti solidi urbani (Tarsu) da portare poi nell’assemblea dell’Ato Rifiuti, mentre il collegio dei commissari liquidatori, presieduto da Salvatore Ragonese avrà la possibilità di affidare in via temporanea il servizio di raccolta dei rifiuti alla società Sicilia Ambiente sino al 30 giugno prorogabile, se ancora non è stata fatta la gara di appalto per l’assegnazione del servizio. Inoltre, è stato chiesto, a gran voce ,il patto di solidarietà dei lavoratori e l’abbassamento dei costi del servizio. Sono queste le decisioni che l’assemblea dei sindaci, presieduta dal presidente della Provincia, Pippo Monaco, e dal presidente dei commissari liquidatori, Salvatore Ragonese ha preso nel corso dei lavori di ieri mattina, presenti 18 sindaci su venti e con un ordine del giorno abbastanza nutrito che comprenda anche le riffe 2006/2007 e le tariffa 2009. I lavori si sono aperti con una lunga ed articolata relazione di Salvatore Ragonese, che per grandi linee ha spiegato che gli incontri bilaterali con i sindaci ha portato a stabilire che il costo del servizio di raccolta dei rifiuti in provincia di Enna si aggira intorno ai 26 milioni di euro, perché di questa somma fa parte il costo della discarica, che si è di 65 euro a tonnellata e che complessivamente arriva sino a 6 milioni di euro. Per poter diminuire il costo del servizio il collegio dei commissari liquidatori ha evidenziato come bisognerà puntare molto sull’impianto di compostaggio, che è stato realizzato nei pressi dell’area di sviluppo industriale di Dittaino, di puntare alla raccolta differenziata cercando di arrivare al 15/20 per cento, di poter diminuire il materiale che viene trasportato in discarica, utilizzando un mezzo speciale che consente di separare la parte umida da trasferire poi all’impianto di compostaggio, e, quindi a depositare in discaricare solo la parte di inerte. Tutte queste operazione potrebbero far risparmiare diversi milioni di euro, per cui si arriverebbe anche ad una spesa complessiva per l’intera provincia di circa 18/19 milioni di euro. I sindaci hanno deciso di ritornare alla Tarsu, per cui si verrebbe ad annullare il 10 per cento di Iva dalle bollette ed il 3 per cento che si dovrebbe pagare alla Provincia regionale. Il conferimento in discarica da parte dei comuni con tutte le procedure segnalate si ridurrebbe del 30 per cento, quindi con una ulteriore diminuzione dei costi. Insomma esistono, da quello che è stato detto nel corso della riunione, le condizioni perché si possa arrivare ad un accordo complessivo, ma è chiaro che ora la parola passa ai consigli comunali, che sulla base dei costi del servizio dovranno, entro e non oltre il 15 marzo, applicare la Tarsu, almeno per il 2009 con la possibilità per i sindaci di riscuotere loro, ma anche di operare perché vi sia una lotta all’evasione e soprattutto iniziative che consentano di portare la raccolta differenziata a livello superiori a quelli attuali, che sono intorno all’8 per cento, magari cercando di superare il 15 per cento. Ci sono stati interventi da parte dei sindaci, a cominciare dal fatto che il problema più importante e grave è quello del costo del personale che viene ritenuto altissimo, ma di questi e di altri problemi si parlerà nell’assemblea del 15 marzo prossimo.