Enna. Cittadinanzattiva: Effetti prodotti dalla battaglia sui rifiuti

Enna. Il Presidente della Provincia ed il Coordinatore di Cittadinanzattiva, Francesco Stranera, si sono incontrati nei giorni scorsi, per fare il punto della situazione sui rifiuti. E’ stato un incontro durato quasi due ore, commenta Francesco Stranera, e fa presente abbastanza chiarificatore, interessante e cordiale”.
Cos’ riassume l’esito dell’incontro Stranera. “Abbiamo detto al Presidente della Provincia che la lotta, condotta da altri, sui rifiuti a noi di Cittadinanzattiva non ci è mai interessata, in quanto siamo sempre stati convinti che iniziare una battaglia di tali dimensioni ha un senso solamente quando si ha la totale consapevolezza dell’obbiettivo da raggiungere e soprattutto dei risvolti controproducenti che si possano innescare a seguito di un tale azione offensiva.
Orbene, inizia pian piano a sciogliere la neve ed a vedersi le conseguenze e gli effetti prodotti:
1. Liquidazione della società EnnaEuno spa e contestuale avvio della procedura di gara di appalto per l’assegnazione e l’individuazione del soggetto privato gestore del servizio di igiene ambientale;
2. Probabile smantellamento, a causa della forte situazione debitoria, di una società quale Siciliambiente, praticamente pubblica e di proprietà, in quota, della provincia regionale di Enna, che, nonostante la sentenza di illegittimità emessa dal CGA di Palermo ha continuato a svolgere il servizio ed a cui, i Sindaci, a fronte di una, a detta di alcuni, raggiunta legalità, intendono riaffidare in via temporanea il servizio fino al 30 giugno;
3. Perplessità ed incertezza di molti cittadini che, seppur anche con tutte le buone ragioni, si sono disabituati a pagare un servizio essenziale qual’è quello della raccolta, rimozione dei rifiuti dalle strade e del loro allontanamento e conferimento in discarica, ma non sanno ancora quanto dovranno effettivamente pagare per tutti gli anni passati e per quelli che verranno;
4. Forte preoccupazione dei lavoratori delle società EnnaEuno e Siciliambiente, senza stipendio da mesi e con serio rischio di perdere il loro posto di lavoro, con conseguenze disastrose per tantissime famiglie e per l’intera collettività ennese.
Ma la conseguenza più assurda, ma per noi da tempo prevedibile, è l’aumento del costo del servizio che è salito ancora, raggiungendo quota 26 milioni di euro circa, contro i precedenti 22 milioni di euro circa.
Abbiamo letto sulla stampa, che sono state fatte alcune ipotesi di soluzioni per tentare di abbassare il costo del servizio, come ad esempio il ritorno alla TARSU, a cui i Sindaci vogliono puntare esclusivamente per avere la certezza dell’incasso, ma sulla legittimità della proposta e soprattutto sull’effettivo costo del servizio che andrà ripartito sui cittadini ancora non ci sembra sia stata fatta la dovuta chiarezza.
Una cosa però sembra molto chiara adesso. A pagare le conseguenze di queste battaglie saranno ancora una volta i cittadini ed i lavoratori…e noi…. questo prezzo così alto non intendiamo pagarlo e soprattutto, dopo i disastri conseguiti, non consentiremo a nessuno di uscire dal campo si battaglia sbandierando vittoria senza però aver fornito quelli che sono i dati reali dei caduti in questa guerra, ossia noi cittadini che dovremo pagare un costo del servizio presumibilmente più alto, delle società smantellate con possibili perdite di posti di lavoro, i lavoratori attualmente senza stipendio da mesi, etc.etc.etc.
Abbiamo detto inoltre al Presidente, continua Stranera, che siamo molto perplessi sull’affidamento del servizio tramite gara di appalto ad una società privata che, comporterà inevitabilmente l’applicazione della tariffa e non della TARSU, nonché l’aggiunta dell’utile d’impresa e dell’iva nuovamente al 10%.
Siamo invece convinti che, anzicchè accompagnare fino a giugno a morte certa Siciliambiente, sarebbe più opportuno valutare la possibilità di un nuovo affidamento in house alla stessa società, previa totale e reale ristrutturazione aziendale, facendo diventare Siciliambiente una società a totale partecipazione pubblica, con possibili applicazioni di ammortizzatori sociali per i dipendenti in esubero e soprattutto ridimensionando gli stipendi degli alti dirigenti ed amministratori della società.
Tutto ciò consentirebbe e probabilmente legittimerebbe, quello che i Sindaci oggi vogliono fare, ossia riaffidare il servizio a Siciliambiente potendo applicare la TARSU, con l’eliminazione del 10% dell’iva e del 3% dell’addizionale provinciale, nonché addivenire ad una diminuzione reale dei costi puntando sulla raccolta differenziata e sull’impianto di compostaggio.
Adesso più che mai occorre il buon senso di tutti. A ciascuno di noi, organizzazioni dei cittadini, sindacati dei lavoratori, sindaci, presidente della provincia, spetta un ruolo importantissimo da svolgere insieme ed in sintonia. Mettere in atto, senza pregiudizi ma con molta responsabilità, le azioni più concrete e meno dannose per far sì che al più presto si ritorni alla normalità dopo…la legalità”.

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redazione-vivienna