Enna. Emergenza rifiuti, operatori ecologici minacciano di buttarsi da Montesalvo

Enna. Da questa mattina alcuni operatori ecologici si sono recati nei pressi di Montesalvo e minacciano di buttarsi, forte lo stato di disperazione. E si fa sempre più complessa e difficile l’emergenza rifiuti in provincia di Enna, soprattutto perché c’è un silenzio preoccupante da parte della Regione Siciliana, nonostante gli impegni che il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, aveva preso nel suo incontro di qualche mese fa ad Enna con amministratori provinciali e comunali, con gli stessi lavoratori e i rappresentanti sindacali. Il presidente della Provincia regionale, Pippo Monaco, è ancora in attesa che si concretizzi l’incontro promesso a Palermo per definire tutti i dettagli, relativi alla concessione di un contributo straordinario dal fondo di rotazione di 9 milioni e 400 mila euro. Una somma di cui Ato Rifiuti e SiciliaAmbiente, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, hanno bisogno per cercare di sanare i tanti pagamenti in arretrato non solo con i lavoratori di igiene ambientale, con gli amministrativi, che sono quelli maggiormente penalizzati, per il pagamento delle assicurazioni dei mezzi, che in queste condizioni non possono uscire, per il pagamento dei carburante ai fornitori. Se non arrivano questi soldi tutto è paralizzato e penalizzato perché non si può sperare solo ed esclusivamente delle anticipazioni dei sindaci, che rappresentano sì un impegno notevole ma relativamente completo, perché rimangono fuori molte persone. Sulla concessione delle anticipazioni da parte dei sindaci le difficoltà sono tante perché ci sono delle procedure burocratiche e bancarie da seguire ed i tempi si allungano in maniera notevole. E’ il capo del capoluogo ennese, dove il sindaco ha concesso un’anticipazione di 80 mila euro, ma allo stato attuale la somma non si può utilizzare perché le procedure bancarie non consentono l’utilizzazione della somma con una certa urgenza, ma bisogna aspettare almeno altri tre/quattro giorni prima di poter passare al pagamento di uno stipendio arretrato ai lavoratori. Proprio questo ritardo ha provocato delle proteste, l’occupazione della sede di SiciliaAmbiente, ma alcune manifestazioni di insofferenza da parte degli stessi lavoratori, che sono al limite della resistenza. Sia il presidente di Ato Rifiuti, Salvatore Ragonese, che di Sicilia Ambiente, Saro Agozzino, cercheranno al più presto possibile di pagare lo stipendio arretrato, ma è anche evidente che dovranno avere la disponibilità materiale dei soldi anticipati dal sindaco, sperando che l’incontro tra il presidente della Regione, Lombardo, e quello della Provincia, Monaco, arrivi nel corso della settimana.

In tarda mattinata i due operai che avevano raggiunto la località di Montesalvo, minacciando di buttarsi nel vuoto, dopo le parole di convincimento del presidente di Sicilia Ambiente, Rosario Agozzino, hanno abbandonato il luogo.