E’ polemica al Consiglio comunale di Enna

Enna. “Il mantenimento del numero legale non è una gentile concessione che i consiglieri fanno al Presidente del Consiglio Comunale o all’Amministrazione Agnello. Abbandonare l’aula è, a mio avviso, una mancanza di rispetto nei confronti dell’Istituzione. Facendo così vengono meno ad un loro dovere designato dal mandato conferitogli dagli elettori”. Così il Presidente del Consiglio Comunale, Paolo Gargaglione, a proposito delle dichiarazione fatte da alcuni consiglieri a Sala Euno, poco prima che abbandonassero l’aula.

Per la terza volta nel giro di pochi giorni il consiglio comunale del capoluogo, presieduto da Paolo Gargaglione non ha potuto completare l’ordine del giorno perché è venuto a mancare il numero legale. Se è un fatto naturale, dal punto di vista politico, che l’opposizione di centrodestra, abbandoni l’aula per mettere in difficoltà la maggioranza , non lo è per quei consiglieri che hanno volutamente lasciato l’aula per mettere in difficoltà sia l’amministrazione che la presidente del consiglio, affidata a Paolo Gargaglione. Momento difficili e decisamente brutto quello che sta attraversando il consiglio comunale a significare che alcuni consiglieri della maggioranza, ai quali probabilmente non è stato dato quello che gli stessi chiedevano, continuano a creare problemi ed a puntare decisamente al disordine politico-amministrativo. Ieri i lavori sono iniziati con la trattazione di un’interrogazione fatta dal consigliere indipendente Mario Messina , su incarico a professionista di cui alla delibera di giunta municipale 243/08, quindi l’approvazione del regolamento per la concessione di contributi per l’assistenza scolastica e la modifica dell’art. 2 del regolamento per il servizio scuolabus per gli alunni che risiedono nelle contrade di Ferrante, Enna bassa e Santa Lucia che frequentano la scuola elementare ” F.sco Paolo Neglia”. Il servizio era stato approvato con deliberazione del consiglio comunale 76 del 18/06/02. Proprio al momento della trattazione della proroga dei termini per la liquidazione dell’Asen, che, in un recente passato, ha gestito l’erogazione dell’acqua e dell’illuminazione pubblica, c’è stata l’ammutinamento perché assieme ai consiglieri del centrodestra sono andati via consiglieri del centrosinistra ed è venuto a mancare il numero legale. A questo punto è chiaro che bisogna adoperarsi per cercare di trovare un filo di congiunzione, in caso contrario a sala Euno ne vedremo delle belle.