Enna: Lavoratori igiene ambientale, hanno minacciato di buttarsi dalla Rocca di Cerere

Enna. Dopo la protesta di Pisano e Pettinato, che hanno minacciato di buttarsi dalla zona di Montesalvo, ieri mattina sette operai di SiciliaAmbiente, in preda alla disperazione per non avere ricevuto le proprie spettanze, si sono portati sulla Rocca di Cerere ed hanno minacciato di buttarsi giù se non fossero state soddisfatte le loro richieste, visto che non sono più nelle condizioni di poter mantenere la propria famiglia. Sul luogo della manifestazione di protesta si sono portati agenti della sezione volanti, carabinieri, una squadra dei vigili del fuoco con tutte le attrezzature idonee a bloccare i tentativi di questi operai, un’ambulanza del 118, mentre il responsabile della Questura, Gabriele Presti, ha cercato di convincere gli operai a desistere dai loro propositi ed ha allertato il presidente di SiciliaAmbiente, professor Rosario Agozzino. Anche il sindaco Rino Agnello ha avuto un colloquio con gli operai ai quali ha comunicato che da venerdì 6 marzo il comune aveva già approvato una determina che assegnava 80 mila euro all’Ato Rifiuti, solo che difficoltà di carattere burocratico, ancora non hanno consentito alla società d’ambito ed alla sua consociata, SiciliaAmbiente, di poter usufruire di questa somma, che dovrebbe permettere il pagamento di uno stipendio arretrato, il pagamento del carburante per i mezzi che sono utilizzati per la raccolta dei rifiuti e l’assicurazione degli autocompattatori. Gli operai sono convinti e lo hanno manifestato a più voci che, invece, la somma assegnata dal comune di Enna è stata già utilizzata per pagare le assicurazione, per cui a loro non spetterebbe niente. Il sindaco Agnello ha cercato di chiarire la situazione, ma non c’è stato verso di far capire loro quella che è la realtà. Da contatti avuti con la Banca si è potuto accertare che la somma, messa a disposizione dal comune, potrà essere utilizzata a cominciare da venerdì e per quel giorno gli operai sicuramente avranno la possibilità di cambiare i loro assegni. Gli operai hanno lamentato il fatto che i fornitori di generi alimentari non hanno voluto accettare l’assegno e vogliono essere pagati in contanti. Un atto di sfiducia molto significativo, che dimostra la grande tensione che sul problema dei rifiuti sta vivendo Enna e di conseguenza operai, famiglie, fornitori con tutte le conseguenze del caso.