Palermo. Vittima di usura vende rene per assicurare un futuro a famiglia

Palermo – “Vendo un rene per assicurare un futuro alla mia famiglia”. E’ l’ultima disperata iniziativa di Bennardo Raimondi, “Benny” per gli amici, vittima di usura che ha denunciato invano i suoi “cravattari” e che oggi, rovinato, è abbandonato dalle istituzioni.
Raimondi, uno dei più bravi artigiani ceramisti di Palermo specializzato in presepi artistici che non sa più come andare avanti, racconta la sua storia ai lettori di “nell’attesa…”, il settimanale in distribuzione da oggi a Palermo e provincia.
Alcuni anni fa, spinto da eventi sfavorevoli, Raimondi si rivolse agli usurai e alla fine perse tutto, casa e azienda. Denunciò i suoi “cravattari”, ma dopo pochi giorni loro tornarono in libertà mentre lui, per cavilli burocratici, da tre anni non si vede riconosciuto lo “status” di vittima di usura e non viene ammesso ai benefici previsti dalla legge.
Nonostante l’aiuto di amici, delle Diocesi e della Caritas di Monreale e di Palermo e dell’Ordine francescano secolare, Benny Raimondi non riesce a risalire la china, anche perché ha un figlio di 8 anni disabile che, dopo alcuni delicati interventi chirurgici, ne deve subire ulteriori e ha bisogno di costose cure.
“nell’attesa…” rivolge un appello a tutti, perché generosamente contribuiscano a fare riavviare questa florida attività. L’artigiano sostiene che con appena 10 mila euro potrebbe acquistare la materia prima per produrre e soddisfare i suoi numerosi clienti.
Bisogna evitare che passi il messaggio negativo che denunciare racket e usura non conviene.
Per contattare Bennardo Raimondi: bennyraimondi@hotmail.it

Michele Guccione
Sergio Fabra