Provincia Caltanissetta. Chiesto ad Assessori sottoscrizione delibera ‘in bianco’

Caltanissetta. Gli assessori Filippo Longombardo, Giovanni Scaglione e Fabiano Lomonaco dicono basta alla condotta poco ortodossa tenuta dall’onorevole Pino Federico vertice della Provincia regionale di Caltanissetta.
Il Presidente dell’Ap sembra aver superato ogni limite. Nella seduta del 20 marzo, in Provincia, Pino Federico, si è presentato con una delibera da far sottoscrivere agli Assessori “in bianco” : “E’ inammissibile che ci venga chiesto di firmare una delibera per nominare il Direttore generale dell’Ente in bianco – dichiarano Filippo Longombardo, Giovanni Scaglione e Fabiano Lomonaco – avremmo dovuto apporre le nostre firme in un documento mancante del nome dell’assegnatario dell’incarico. Ma poi, un mandato così importante viene affidato senza una previa discussione ed una lizza di candidati da vagliare? E tutto questo è onesto? Abbiamo avuto troppa pazienza – spiegano gli Assessori del Pdl – siamo stati sempre molto moderati e forse troppo rispettosi tanto da far pensare all’onorevole Federico di poter fare tutto ciò che gli aggrada. Ma non è così. Noi dobbiamo agire nel rispetto delle persone che hanno creduto in noi. L’aria che si respira alla Provincia regionale di Caltanissetta è troppo pesante. E’ ora di cambiarla. Siamo stanchi dei continui dinieghi del Presidente apposti anche dove non avrebbero dovuto esserlo. Abbiamo chiesto la rotazione dei dirigenti e non è stata accettata. Abbiamo domandato una successione necessaria di alcuni esterni che appartenenti alla Giunta Collura sono lontani dal nostro modus operandi ed anche questo ha avuto un no come risposta. Basta! – ribattono gli assessori Longombardo, Scaglione e Lomonaco – E’ arrivato il momento di chiudere con questo stato di cose. Federico restituisca alla gente un modo di operare corretto ed in linea con una politica, come la nostra, della trasparenza e dell’onestà. Tutto ciò è scandaloso! – concludono gli Assessori – La gente che ha creduto in noi si aspetta gesti di serietà e non che si continui una politica fatta di tradimenti e ambiguità”.

Sonia Giugno