Randagismo. Petizione LAV

Sono più di 500 i cuccioli di cane importati dall’Est Europa per lo più in condizioni drammatiche, sequestrati dalle forze dell’ordine in Italia solo negli ultimi cinque mesi: lo rende noto la LAV (www.lav.it) che oggi 21 marzo, domenica 22 e poi sabato 28 e domenica 29 marzo sarà presente in circa 300 piazze d’Italia con la campagna per fermare la tratta dei cuccioli, che coinvolge migliaia di quattrozampe all’anno e muove un losco giro d’affari stimato in circa 300 milioni di euro con la complicità di alcuni allevatori, trasportatori, commercianti di animali e purtroppo anche di alcuni medici veterinari senza scrupoli.

In Sicilia, inoltre, presso i tavoli organizzati dai volontari delle sedi LAV sarà possibile firmare una petizione regionale indirizzata al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale alla Sanità con la quale la LAV propone degli interventi concreti al fine di affrontare seriamente il fenomeno del randagismo ormai divenuto nell’isola una vera e propria emergenza. Numerose le proposte della LAV per fronteggiare il fenomeno randagismo e far rientrare l’emergenza: l’istituzione di un Garante regionale per il controllo sull’applicazione degli strumenti legislativi previsti per il contenimento del randagismo e la tutela degli animali; un controllo capillare sull’adempimento da parte dei Comuni (con messa in mora e commissariamento per quelli inadempienti) delle prescrizioni dettate dalla Legge Regionale n.15/2000; l’istituzione di un’Agenzia regionale per i diritti animali competente per i controlli e la regolamentazione dell’attività di canili e rifugi; un piano periodico di controllo a tappeto dei microchip dei cani padronali da parte della Polizia Municipale o di altro organo di polizia; l’istituzione di una commissione per la modifica della L.R n.15/2000 e del relativo Regolamento esecutivo; la realizzazione di un piano regionale di repressione degli abbandoni (articoli 727 e 544bis del Codice penale) e del fenomeno degli avvelenamenti.

“La gravità del fenomeno randagismo in Sicilia – dichiara Marcella Porpora, coordinatrice regionale LAV – è ormai divenuta insostenibile. Ecco perchè scendiamo in piazza con una petizione rivolta alle istituzioni regionali per chiedere interventi concreti ed urgenti. Rivolgiamo però un appello anche ai singoli cittadini per fare prevenzione attraverso alcuni comportamenti
responsabili: la sterilizzazione di cani e gatti, evitare di acquistare animali e preferire invece l’adozione di un animale abbandonato o che vive in un canile, anche se adulto o bisognoso di cure, e denunciare chi abbandona un animale, reato punito con l’arresto fino a un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.

Unitamente alla petizione regionale sul randagismo i cittadini siciliani troveranno ai tavoli della LAV una petizione popolare sul tema del traffico dei cuccioli dall’est, traffico che non fa altro che alimentare fenomeni diffusi quali il randagismo e gli abbandoni. In particolare la LAV chiede:

– una moratoria delle vendite di cani e gatti e sulle importazioni, in maniera da chiudere i “rubinetti” dell’abbandono delle cucciolate che causano enormi problemi economici alle Amministrazioni pubbliche, e di sicurezza, e per difendere il principio morale che un essere vivente non può essere oggetto di compravendita;
– subito una legge per l’introduzione del reato di traffico di animali da compagnia, al fine di perseguire chi, in maniera organizzata, clandestina e priva di documentazione, introduce e commercia cuccioli nel nostro Paese;
– subito un decreto legge in materia di tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani;
– ordinanze comunali e regionali, e un Decreto Legge del Governo, che impongano la sterilizzazione obbligatoria dei cani sul territorio nazionale;
– campagne di sensibilizzazione per incentivare le adozioni dai canili, peraltro gratuite.

“La tratta dei cuccioli e, più in generale, la compravendita di animali rischia di essere un pericolosissimo bacino che va ad alimentare la piaga delle cucciolate fuori controllo, dell’abbandono di animali e del randagismo – dichiara Ilaria Innocenti del settore Cani e Gatti della LAV – un fenomeno, quest’ultimo, che secondo stime della LAV interessa circa un milione di cani ed è dilagante in particolare in alcune zone del centro-sud Italia, come testimoniano le gravissime aggressioni perfino mortali accadute nel Ragusano pochi giorni fa, e che necessita della massima prevenzione possibile.”

A contrasto di queste illegalità, la LAV è impegnata in attività di sensibilizzazione delle autorità dei Paesi dell’Est più interessati, affinché intensifichino i controlli. A livello europeo il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, condividendo la campagna della LAV, ha chiesto alla Commissaria Europea alla Salute Androulla Vassiliou un intervento di armonizzazione delle norme che riguardano questa materia, la revisione degli standard dei microchip che renda possibile la completa e sicura tracciabilità degli stessi, l’adozione di misure che intervengano sulle pratiche di allevamento degli animali da compagnia, la definizione di rigorosi protocolli armonizzati a livello comunitario per tutte le patologie che rappresentano cause di morte per gli animali. In questi mesi l’Associazione ha raccolto preziose segnalazioni, ha smascherato il sistema delle importazioni illegali di cuccioli (disponibile Dossier LAV) individuando gli aspetti normativi da riformare e chiedendo un’intensificazione delle attività di controllo, sta collaborando attivamente con tutte le forze di polizia e con il Ministero della Salute, ha tempestivamente garantito una idonea famiglia adottiva ad alcuni cuccioli di cane sequestrati dal NIRDA (Nucleo Investigativo Reati a Danno di Animali) del Corpo Forestale dello Stato e affidati alla LAV.

Grazie a questa capillare attività di sensibilizzazione, svolta anche attraverso il sito dedicato www.nonlosapevo.com, tre mesi fa il Ministero della Salute ha emanato una Nota ai Medici Veterinari per sollecitarli ad informare i futuri proprietari di animali d’affezione in merito ai possibili rischi legati all’acquisto di cuccioli.

Presso i tavoli LAV, il 21-22 marzo e il 28-29 marzo i cittadini potranno portare a casa il tradizionale uovo di Pasqua della LAV (in cioccolato fondente del commercio equo e solidale) in cambio di una piccola donazione a sostegno di questa campagna.