Fragola, in Sicilia grandi potenzialita’
Enna-Cronaca - 25/03/2009
MARSALA – “Il comparto frutticolo siciliano è connotato da un elevato grado di specializzazione delle produzioni. L’ambiente pedoclimatico favorevole, pressoché omogeneo su tutto il territorio regionale, permette di ottenere frutti di ottima qualità con un calendario di offerta reso molto ampio dalla possibilità di effettuare le coltivazioni sia in pieno campo che in ambiente protetto. In questo contesto, la fragolicoltura costituisce un mirabile esempio degli effetti positivi che innovazioni tecniche, varietali, produttive e commerciali hanno sortito contribuendo allo sviluppo di un ambito produttivo dalle enormi potenzialità di crescita”.
Lo ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, aprendo stamattina a Marsala, presso il complesso monumentale San Pietro, il settimo convegno nazionale sulla fragola, che si concluderà il 27 marzo. Per 3 giorni, tecnica e ricerca troveranno un momento di confronto con la realtà italiana e con quella degli altri Paesi europei. Tra i relatori, infatti, saranno presenti alcuni dei maggiori esperti a livello internazionale. Uno spazio significativo sarà dedicato alla fragolicoltura meridionale, con incontri con i produttori locali per approfondire l’attività svolta dalle varie regioni.
Nell’ambito del convegno, organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura e Foreste, in collaborazione con le Università di Palermo e Catania, il Comune di Marsala e il Cra, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura-Unità di ricerca per la frutticoltura di Forlì, verranno esaminate da parte di studiosi e tecnici le innovazioni tecnologiche, varietali, produttive e commerciali che hanno radicalmente modificato la situazione della fragolicoltura.
“La fragola – ha continuato La Via – rientra in quella categoria di prodotti ad ampio impiego sia nella modalità di consumo allo stato fresco che in quello trasformato, dando luogo a beni ad elevato valore aggiunto che trovano il benevolo riscontro tra le numerose preferenze accordate da parte di target differenziati di consumatori. Per promuovere lo sviluppo di tale produzione si rende indispensabile, da parte dell’amministrazione regionale, diffondere la conoscenza finalizzata alla creazione di imprese interessate alla coltivazione della fragola in Sicilia, sfruttando, così, opportunità che attraverso il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 possono divenire concrete realtà che, nel rispetto del risparmio idrico ed energetico e della sostenibilità ambientale, operano per la lavorazione, la trasformazione, il confezionamento e la commercializzazione delle fragole”.
Nell’Isola, la superficie complessiva destinata a fragolicoltura (fragola e fragolina) nel 2008 si è attestata intorno a 250 ettari. Le principali zone coltivate sono Marsala, in provincia di Trapani (con 130 ettari), Siracusa (60 ettari), Maletto, in provincia di Catania (30 ettari), i Nebrodi (circa 30 ettari) Sciacca, in provincia di Agrigento (20 ettari).
Pur essendo solo il 10% circa dell’intera superficie nazionale, ciò che pone la Sicilia in una condizione di prestigio a livello nazionale, con conseguenti risvolti economici, è la produzione anticipata di qualità che si riesce ad ottenere.
Fabio De Pasquale