Valguarnera. I-CARE scuola inclusiva per un progetto di vita
Enna-Cronaca - 26/03/2009
Valguarnera. Ieri presso la Scuola Media Statale “Lanza-Pavone”, si è tenuta la manifestazione finale del progetto “I-Care – Scuola inclusiva per un progetto di vita”, finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Il Progetto, promosso dalla stessa scuola rientra nell’ambito del Piano Nazionale di Formazione e Ricerca ed ha viste coinvolte in rete anche la Scuola Elementare Statale “G.Mazzini” di Valguarnera e l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Commerciali e Turistici “G. Magno”di Valguarnera.
Il focus del progetto “I-Care” ha previsto la creazione di una cultura del rispetto del diverso e dell’individualità di ciascun alunno, con particolare attenzione ai temi della disabilità ed alla integrazione sociale degli stessi.
Un percorso lungo 10 mesi in cui sono stati attivati 3 laboratori artistico-espressivi:
– laboratorio di manipolazione di materiali semplici (scuola elementare);
– laboratorio espressivo basato sulla comunicazione sensoriale (scuola media);
– laboratorio linguistico-espressivo (scuola media e superiore),
che attraverso la pratica di attività creative hanno stimolato i ragazzi a conoscersi e ad interagire divertendosi.
La rete scolastica ha visto protagonista l’Associazione Mama che, attraverso l’apporto professionale dei propri soci, ha progettato e gestito in co-presenza con i docenti, i laboratori.
DIRIGENTE SCOLASTICO “LANZA-PAVONE”: Prof.ssa Maria Giuseppa Calabrese
“E’ stato un onore per me ma soprattutto per la mia scuola, beneficiare del contributo ministeriale. Ringrazio i docenti delle 3 scuole del comune di Valguarnera, L’Associazione Mama di Enna che ha curato la progettazione e gli interventi ma ringrazio sopratutto i ragazzi per i risultati conseguiti e gli obiettivi raggiunti”.
IL PRESIDENTE ASSOCIAZIONE MAMA: Dott. Giancarlo Pregadio
“Ringrazio di cuore il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Calabrese ed il corpo docenti, a nome di tutti i soci, per aver permesso all’Associazione Mama di vivere questa esperienza affascinante e costruttiva. Ma il ringraziamento più grande lo devo ai ragazzi per il loro entusiasmo e la voglia di lavorare insieme, comprendendo a pieno l’importanza di temi sociali della portata delle disabilità”.