Enna. Narrazioni d’amore: The Other Book

Enna. L’ultimo appuntamento con Narrazioni d’Amore, il progetto culturale del Comune di Enna, realizzato alla mediateca comunale LaCasadiGiufà, è “The Other Book”, mostra di libri d’artista curata da Anna Guillot, fissata sabato prossimo, 16 maggio, ore 18. La 2’ edizione di Narrazioni, dedicata quest’anno a “Variazioni sul tema dell’Altro” è stata inaugurata con un incontro, a marzo, con il bulgaro scrittore, poeta, cantautore, Moni Ovadia. The Other Book coinvolge in una riflessione sulle relazioni comunicazionali innescate dall’oggetto libro, 27 artisti internazionali che fanno del libro il personale centro d’interesse.
Gli autori sono: Christophe Boutin, Rodion Chernievskiy, Maurizio Cattelan, ConiglioViola, Enzo Cucchi, Dominique De Beir, Anne-Clémence de Grolée, Niki de Saint Phalle, Peter Fischli & David Weiss, Laura Grisi, Anna Guillot, Mikhail Karasik, Armin Linke, Gianluca Lombardo, Urs Lüthi, Andres Lutz & Anders Guggisberg, Alexey Maltsev, Nèlida Mendoza, Yoko Ono, Julian Opie, Mikhail Pogarsky, Ettore Spalletti, Aleksandr Strojlo, Peter Wüthrich, Ampelio Zappalorto.
All’evento espositivo è stato affiancato un “evento-gioco” condotto dal collettivo catanese FATTIDARTE.
«I libri di The Other Book manifestano tutta la loro peculiarità dinamica come “opera aperta”, per dirla con Eco, poiché al di là del fatto che come tutti i libri si debbano sfogliare, grazie al loro alto potenziale comunicativo, richiedono perentoriamente di essere manipolati e materialmente perlustrati, sino a spostare in qualche caso l’interlocutore verso dimensioni interattive anche di carattere informatico – dice Anna Guillot, curatrice della mostra – Realizzati con i più diversi media, come libri-oggetto e come libri d’artista offrono, dunque, a chi li fruisce soddisfazioni sinestetiche ad ampio spettro, incluse le più agili occasioni di gratificazione comunicazionale derivate da approcci di genere paratecnologico e soprattutto informatico, come i video libro, e-book, il libro-web interattivo. Nel porre il problema della relazione con l’oggetto libro – oggetto libro in quanto oggetto d’arte –, i 27 autori attuano imprevedibili strategie comunicazionali basate su una varietà di linguaggi e prospettive, pianificazioni concettuali e tecniche le più disparate. Provenendo da zone geografiche e contesti culturali lontani e diversi, la comprensione delle loro modalità relazionali e della loro idea di gioco non può prescindere da una chiave di lettura di carattere antropologico».
Nella quasi totalità le opere in mostra costituiscono le recenti acquisizioni del KoobookArchive di Catania (www.koobookarchive.it) ideato e condotto dalla stessa Guillot.
La particolarità dell’appuntamento di sabato consiste, dunque, nel proporre ai partecipanti una sorta di gioco di società con lo scopo, attraverso l’arte, di trovare degli oggetti nascosti, delle risposte o delle informazioni, esplorando tramite degli indizi l’idea di fondersi con l’opera e di essere parte inscindibile dalla stessa. L’elemento ludico viene, dunque, utilizzato come canale di esposizione ed aggregazione.
«La ricerca è un’avventura sorprendente così come una caccia al tesoro. Il tesoro è l’arte cioè la ricerca stessa. La mediateca di Enna sarà luogo d’interazione di questo studio creativo e partecipato. La mappa di questo gioco di società o intervento artistico, infatti, attraversa l’immagine della mediateca, sia nella sua fisicità che nel suo ruolo. Il gioco così s’incrocia alla lettura La ricerca si muoverà intorno alle varie forme di informazione presente dentro e fuori la Mediateca di Enna. Indizi come segni sottoforma di Parole, Immagini, Numeri, accompagneranno il fruitore verso delle “prove” da superare… ». dicono gli artisti di Fattidarte
Nella mostra è inclusa una selezione di allievi del Biennio specialistico di Progettazione Artistica per l’Impresa dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Irene Catania, Alessandra Fazio, Erika Stella, Antonio Zagame.
La manifestazione è inserita nel calendario delle attività patrocinate dall’UNESCO in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore 2009.


FATTIDARTE (Laura Alba, Massimiliano Di Franca, Damiano Stingone e Mariolina Viviano) è un collettivo composto da quattro giovani artisti siciliani, nato nel 2006 all’Accademia di Belle Arti di Catania. Dopo aver lavorato singolarmente, i quattro componenti decidono di debuttare insieme, proprio all’interno dell’università che li ha formati e fatti incontrare.
Così, il 6 marzo 2006, il gruppo si esibisce, con la collaborazione della loro docente di storia dell’arte Viviana Gravano, con una performance che ha per titolo parte del ritornello di una famosa canzone del cantautore Giorgio Gaber, La libertà è partecipazione; la quale diventa una sorta di motto del gruppo.Tra il 2006 e il 2007 il gruppo organizza e “cura” una serie di collettive (Self-portrait; Spazio, Luoghi e Non Luoghi; Out-line; Per-Mutazione e In-line), all’interno degli spazi del Centro Culturale Majazé e dell’Accademia di Belle Arti di Catania, coinvolgendo i colleghi dell’Accademia stessa a partecipare, esponendo i loro lavori come nella realizzazione di un’opera unica. Negli stessi anni, FATTIDARTE, si esibisce nella performance Between, al Centro Sociale Auro di Catania, dove, i componenti del gruppo, interagiscono e si alternano a personaggi realizzati in plastilina, proiettati in un video realizzato con la tecnica dello stop motion.
La prima opera in cui il collettivo sente maggiormente di esser riuscito a raggiungere il vero intento del proprio lavoro: la partecipazione attiva delle persone alla realizzazione dell’opera; avviene nell’installazione Socialmente Utile, realizzata in occasione della Giornata del Contemporaneo, alla Galleria Civica di Enna. Una video installazione che riproduce l’idea di un museo classico, con opere di artisti locali invitati ad esporre insieme ad un opera video, realizzata dal gruppo, in cui scorrono le immagini di una giornata passata in compagnia di muratori, mentre si cucina un uovo fritto. FATTIDARTE così decide di dedicarsi sempre di più all’arte legata al sociale e alle potenzialità del tessuto urbano, considerando la forza e la sensibilità creativa come patrimonio di tutti, lavorando sul legame tra arte e quotidianità. Attraverso diverse tecniche, FATTIDARTE ricerca e sperimenta nuovi modi di comunicare e relazionarsi con le persone, coinvolgendole anche nell’indagine e nella documentazione del proprio lavoro. Questo si può notare nelle opere: Amiens (video intervista, 2007), Photo de Classe (foto, 2007), Promozioni d’arte (performance, 2008) e 97015 (camera d’artista, 2008). Nell’opera, Il Grande Gioco dell’Arboreto, gioco da tavola realizzato dal gruppo in occasione della residenza artistica Agorakajskene, inviato dall’Ass. Culturale Nanou, FATTIDARTE lavora sull’idea di scambio e di dialogo continuo tra la figura dell’artista ed il pubblico. Proprio l’operare, spesso ironico e giocoso del gruppo, vuole essere ponte tra chi vive un luogo e chi lo attraversa da visitatore.
L’ultima opera, “C’ERA UNA VOLTA…La tua storia”, è un’installazione site specific, realizzata per l’evento multidisciplinare di arte contemporanea: Qui la parola è arte, organizzato da SE-DICI CURATORI, gruppo curatoriale formato da allievi del Master per Curatore Museale e di Eventi Performativi dello IED di Roma.