L’ennese Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento Nello Spirito è stato il protagonista del talk show che si è svolto, nei giorni scorsi, sul palco del teatro Biondo di Palermo. “Tra condizionamenti e libertà” su questo tema di grande attualità si sono confrontati intellettuali, scrittori e docenti nell’ambito della prima giornata Nazionale dei Giovani Siciliani, organizzata dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione. Destinatari dell’evento i giovani giunti da ogni parte della Sicilia. Obiettivo principale quello di sensibilizzarli verso temi come quelli della famiglia e dell’amore che, in questo particolare periodo storico, sembrano essere valori andati perduti. Oltre a lui sul palco Stefano Zecchi, Giovanna Perricone, Girolamo Cusimano, Luciano Sesta e Giuseppe Russo. L’attenzione del pubblico si è fermata su Salvatore Martinez, che ha affrontato il tema della spiritualità. Martinez ha subito esordito affermando che “spiritualità significa esaltare le differenze e provare a riconciliarle”. Poi ha parlato di educazione estetica ed educazione estatica. “Quando si è educati all’avere si genera distruzione, mentre se si è educati al dare si costruisce. Alla base di tutto c’è l’amore, ha affermato Martinez, citando Karl Marx: “Quando il tuo amore non produce amore reciproco e attraverso la sua manifestazione di vita, di uomo che ama, non fa di te un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una sventura”. La riflessione è andata poi sul concetto del “silenzio” inteso come la capacità di trovare le parole profonde. In sala oltre ai giovani anche molti genitori ai quali è andato l’invito da parte di Martinez a spegnere la televisione quando si è riuniti a tavola in famiglia e porsi più all’ascolto. Poi ha affrontato il concetto di “Egolatria” inteso come culto sfrenato del proprio io. Sul piano dei contenuti non sono mancati i riferimenti a Giovanni Paolo secondo e a Don Luigi Sturzo, veri e propri pilastri della formazione spirituale e culturale di Salvatore Martinez. Riprendendo l’appello ai Siciliani, scritto da Don Sturzo nel 1959, cinque mesi prima di morire, il relatore ha affermato che la Sicilia è la terra del dialogo ed è per questo che la prima settimana di ottobre si onoreranno i 50 anni dalla morte di Don Luigi Sturzo con un convegno mondiale che toccherà anche il fondo rurale della famiglia Sturzo a Caltagirone, dove i detenuti nella fase finale della pena, attraverso il lavoro e la preghiera, si preparano ad entrare rinnovati nella società. Oltre al progetto sociale ispirato da Sturzo, il Rinnovamento nello spirito è da anni impegnato in Moldavia. Martinez ha portato la sua testimonianza, a pochi giorni dal ritorno da questa martoriata terra, dove 25 mila bambini vivono ancora nelle fogne; le madri prostitute in Italia i padri alcolizzati. L’apprezzato e applaudito intervento si è concluso con una riflessione sulla vita; “oggi si assiste alla cultura della simulazione: con un click crei la vita e con un click la spegni. Da qui la differenza tra Human Life e Digital life convinto che “la società della tecnologia e dell’informazione, che oggi caratterizza lo sviluppo delle attività umane più avanzate, deve recuperare la centralità dell’uomo. La tecnologia, vista non come fine ma come strumento per riscoprire un nuovo umanesimo. Per fare questo, ha concluso Martinez, sono necessari tre obiettivi: Cultura della vita, cultura dell’interiorità e cultura del dialogo”.
Ivan Scinardo