Valguarnera: Ulteriormente arricchito il sito su Francesco Lanza

Valguarnera. L’abituale giudizio di una critica distratta che vuole che Francesco Lanza sia soltanto un, seppur bravo, “scrittore minore” non regge ad un esame più attento dell’opera dello scrittore valguarnerese. Se tra i contemporanei possiamo trovare i giudizi calorosi di Elio Vittorini (“fu più vero poeta di noi”) o di Ardengo Soffici (che si soffermava sulla sua “nobiltà di scrittore”), col passar del tempo, sono andate moltiplicandosi nuove autorevoli passioni per Lanza: se, ad esempio, Matteo Collura ne rileva “la genialità”, Vincenzo Consolo definisce i “Mimi” come “il più straordinario, singolare, originale libro del Novecento italiano”.
È stato dunque una sorta di atto dovuto la creazione di www.francescolanza.it, un sito che si propone di mettere a disposizione degli studiosi e dei cittadini tutto quanto Lanza ha scritto e tutto quanto su Lanza è stato scritto, ivi comprese pagine introvabili perché mai più ripubblicate da ottanta anni: vedi, per es. “La festa di San Culo” o l’antologia per le scuole elementari intitolata “La Spiga”. Il lavoro di costruzione del sito – o meglio, di inserimento di carne e sangue sull’apparato osseo già esistente – va avanti da un paio di anni con lentezza (i curatori operano a titolo totalmente benevolo e volontario nell’indifferenza dell’amministrazione comunale di Valguarnera) ma con sicurezza e determinazione. In questi giorni sono per es. stati messi on line gli aggiornamenti seguenti:

– la raccolta completa dei “Mimi siciliani” (compresi i 4 ritrovati da Falqui successivamente alla pubblicazione della prima edizione), consultabile anche in ordine alfabetico. Con 24 illustrazioni di importanti artisti, siciliani e non: Caruso, Guccione, Pecoraino, D’Alessandro, Conti, Kennel, ecc.,

– le deliziose pagine attribuibili a Francesco Lanza, mai ripubblicate dopo 80 anni, del citato libro di letture “La Spiga”. Con le altrettanto deliziose illustrazioni originali,

– la riproduzione anastatica del manoscritto dell’ultima straziante lettera,

– la foto del padre, restaurata da Nicolò D’Alessandro,

– la foto della tomba al cimitero di Valguarnera,

– un’acquaforte di Domenico Faro rappresentante Valguarnera ai tempi di Lanza,

– il giudizio di Matteo Collura cui si è accennato.

Buona navigazione!

Enzo Barnabà
(www.enzobarnaba.it)

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