Seveso – Aidone in 11 giorni per ritrovare i familiari in bicicletta

Aidone. In bicicletta da Seveso, in Lombardia, ad Aidone. Franco Maddalena, 43 anni, sposato con Miriam e padre del 17enne Andrea, che sono stati i suoi supporti tecnici, ha percorso in sella alla sua bici ben 1780 chilometri. Tranviere a Milano, a Maddalena la passione per la bicicletta è venuta circa cinque anni fa, quando fece la scommessa con se stesso, che avrebbe smesso di fumare, dopo l’ennesimo tentativo, mentre si appassionava al libro di Allen Carr “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo”, iniziando così uno stile di vita decisamente all’insegna della natura, della vita sana. La prima bicicletta acquistata da Maddalena era usata.

“Ho comprato la bici – dice – quando è morto Marco Pantani”. La durata del viaggio con la bici, fino in Sicilia, è stata di ben 11 giorni pedalando mediamente per 10-12 ore al giorno e fermandosi alla sera a riposare in qualche albergo. Il suo primo viaggio in bicicletta l’aveva compiuto, un anno fa circa, quando si era recato a San Giovanni Rotondo, essendo un devoto di padre Pio e percorrendo circa 854 Km, la metà di percorso rispetto a questo viaggio in Sicilia, con meta Aidone. “Quello di venire in bici in Aidone – afferma – era un sogno che coltivavo da anni”. Nella cittadina, Maddalena ha zii e cugini, essendo suo papà di origine aidonese mentre la madre è foggiana. “Quando ero più giovane e i miei nonni paterni erano vivi – ha proseguito Maddalena – venivo più spesso”.

E’ stato ad Aidone nel 1997 e dieci anni prima. I parenti aidonesi sono rimasti letteralmente di stucco nel vederlo arrivare in sella alla bici dato che erano all’oscuro di questa sua impresa. Iniziativa di cui non sono a conoscenza neppure i suoi genitori, che vivono a Seveso e ai quali, prima di partire, Maddalena ha inventato la scusa di un corso di formazione lavorativa. Il percorso coperto, tutto su strade statali, è stato: Seveso, Modena, Riccione, Pedaso, Ortona, San Marco in Lamis, Palo del Colle, Poliporo, Crotone, Paulonia Marina, Furci Siculi, Aidone.

Quale tratto è stato più pesante?
“Decisamente gli ultimi 45 km – ha detto – dal bivio di Giumarra fino ad Aidone e devo ringraziare la famiglia di Lorenzo Lingenti di Raddusa, ma di origine aidonese, che a 6 Km. da Aidone mi ha ristorato”. Tanta però la soddisfazione: “Soprattutto – ha detto commosso – quando ho messo piede in Sicilia”. Maddalena non ha intenzione per il momento di ripetere l’esperienza. “Viaggi così lunghi da solo certamente no – ha aggiunto – ma se organizzati da società sportive certo che sì”. Proprio ieri, Maddalena con la sua bici, una Frw monoscocche in carbonio di appena sette chili e mezzo di peso, meno del suo zaino, si è imbarcato da Catania per Genova e da qui, in treno, raggiungerà Seveso. “Solo allora – conclude – dirò ai miei genitori della mia avventura che mi ha portato in Aidone”.

ANGELA RITA PALERMO

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