Da 0 a 10, quanto lavorano i parlamentari eletti in Sicilia? I “fannulloni” sono, alla Camera dei Deputati, Antonio Martino (PdL) e, al Senato, Domenico Nania (PdL), mentre i più attivi risultano essere, per i deputati, Alessandra Siragusa (PD) e soprattutto il senatore Gianpiero D’Alia (UDC-SVP), che fa registrare un indice di attività superiore a 7.
E ancora: I più assenti alle votazioni in aula sono stati, per i senatori, Giovanni Pistorio (gruppo misto) e, per i deputati, Ferdinando Latteri (gruppo misto); i più assidui Mario Francesco Ferrara (PdL) e Giuseppe Fallica (PdL).
Questi alcuni dei dati relativi alla Sicilia che emergono dal I° Rapporto “Camere aperte”, dell’Osservatorio Civico sul Parlamento Italiano realizzato da tre associazioni, Cittadinanzattiva, Controllo Cittadino e Openpolis e presentato questa mattina a Roma.
Senza entrare nel merito dell’operato del Legislatore, il Rapporto misura la “quantità” dell’attività parlamentare di ciascun rappresentante del popolo nel primo anno della XVI Legislatura (Aprile-Maggio 2008/Aprile-Maggio 2009), analizzandone il coinvolgimento nei processi legislativi (es. primo firmatario Ddl, mozione, interpellanza, risoluzione, odg, etc.) e la presenza alle votazioni elettroniche in aula.
A livello nazionale: In generale, tra i rappresentanti in Parlamento, lavora di più chi siede all’opposizione, mentre gli esponenti della maggioranza si scoprono stacanovisti al momento di votare.
Angela Napoli, eletta in Calabria nelle liste del PdL, è la deputata più attiva, al pari della senatrice Donatella Poretti, eletta per il Pd in Puglia: entrambe ricevono un 10 nei loro indici di attività. Tra i meno attivi, invece, il deputato Denis Verdini (eletto in Toscana), che ha ricevuto uno 0,09, e il senatore Marcello Pera (eletto nel Lazio), con lo 0,18.
Se utilizzassimo le votazioni scolastiche reintrodotte dal ministro Gelmini (tra 0 e 10), soltanto il 2,6% dei parlamentari italiani verrebbero promossi al secondo anno di legislatura, raggiungendo un indice di attività sufficiente, cioè pari o superiore a 6: la media è 2,3.
In ogni caso, tra i gruppi parlamentari, in assoluto il più attivo è l’IdV, tanto alla Camera che al Senato.
E ancora: tra i parlamentari impegnati nella compagine di Governo, Maurizio Balocchi della Lega (eletto in Liguria) ha il record di assenze ingiustificate alle votazioni.
Regione che vai, parlamentare che trovi: analizzando l’indice di attività e le presenze dei parlamentari in base ai collegi elettorali di riferimento emerge che i deputati che rappresentano la regione Molise sono, in media, i più attivi, con un indice di attività di 3,9. Segue il Friuli-Venezia Giulia (3,4), Calabria (2,8), Emilia Romagna (2,7) e Trentino Alto Adige (2,7). I meno attivi, invece, sono i deputati di Lazio e Campania (1,9), Abruzzo (1,9), Liguria (1,5) e Valle D’Aosta (1,4). In proporzione, fanno meglio anche i deputati che rappresentano i collegi esteri: Europa (3,2), Americhe (2,1).
Simile la situazione nel caso dei senatori: i più attivi si trovano in Molise ed Emilia Romagna (3,1 ciascuno) e in Toscana (2,9), mentre i meno attivi rappresentano la Liguria (2), l’Abruzzo (1,9), la Campania (1,9) e le Marche (1,7).
Il quadro delle presenze alle votazioni offre, ancora una volta, uno scenario quasi opposto rispetto a quello dell’indice di attività. I deputati più presenti sono quelli di Valle D’Aosta (98%), Umbria (91%), Basilicata (86%) e Liguria (84%), mentre i meno presenti alle votazioni sono proprio i deputati del Molise (66%). Poco meglio vanno in Trentino Alto Adige (78%), Puglia (77%) e Lazio (76%). Da parte loro, i senatori più presenti alle votazioni sono quelli di Friuli-Venezia Giulia (94%), Calabria e Molise (91% ciascuno), mentre al fondo troviamo i senatori di Lazio (80%), Sicilia (76%) e Abruzzo (70%).
Cos’è l’indice di attività?
L’indice di attività analizza il grado di “coinvolgimento” dei nostri rappresentanti politici nei processi legislativi del Parlamento. Esso misura quante volte ogni parlamentare è stato primo firmatario o cofirmatario di un atto, quante volte è stato relatore di un progetto di legge, quante volte è intervenuto nel dibattito in assemblea e quante volte lo ha fatto in commissione. Gli atti analizzati includono: disegno di legge, mozione, interpellanza, interrogazione a risposta orale, interrogazione a risposta scritta, risoluzione in assemblea, risoluzione in commissione, risoluzione conclusiva, ordine del giorno in assemblea e ordine del giorno in commissione. L’indice di attività può oscillare tra un massimo di 10 (che viene calcolato sull’attività complessiva del parlamentare più attivo) e un minimo di 0 (che, invece, indica il caso teorico di un parlamentare che non abbia mai compiuto nessuno degli atti descritti sopra). Da questo calcolo sono stati esclusi i senatori a vita e i parlamentari subentrati di recente.
Cos’è l’indice di presenza al voto?
L’indice di presenza misura quante volte ogni parlamentare ha partecipato alle votazioni elettroniche in aula. Esso permette di quantificare la presenza dei parlamentari nel momento cardine dell’attività legislativa, cioè la votazione. L’indice è espresso come percentuale di presenza sul totale delle votazioni elettroniche in aula. In virtù dei loro incarichi istituzionali, i presidenti e vice-presidenti delle Camere vengono espunti dal calcolo. Sul sito www.openparlamento.it è possibile controllare quante volte ha votato ogni parlamentare, nonché il modo in cui ha votato per ogni singolo atto.
Ministri e sottosegretari: chi li ha visti?
Per ragioni metodologiche, ministri e sottosegretari sono stati esclusi da quest’analisi. Come evidenziano i dati, i componenti del governo non si recano quasi mai in Parlamento e la loro attività politica è completamente assorbita dai compiti di governo. Quindi, la loro inclusione all’interno dell’analisi avrebbe sbilanciato il quadro complessivo dei dati.
On line su www.cittadinanzattiva.it, www.controllocittadino.org e www.openparlamento.it il Rapporto comprensivo di nota metodologica. Inoltre, su www.openparlamento.it è possibile controllare quante volte ha votato ogni parlamentare, nonché il modo in cui ha votato per ogni singolo atto.
Alessandro Cossu
Aurora Avenoso
Mariano Votta