Piazza Armerina. Carabinieri arrestano operaio per maltrattamenti in famiglia e lesioni

I Carabinieri della stazione di Piazza Armerina nel tardo pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto un operaio agricolo – “L.F.“ di anni 47, residente a Piazza Armerina (le generalità complete vengono omesse al fine di tutelare la privacy della parte offesa).

Qualche settimana fa è giunta presso la compagnia Carabinieri una telefonata da parte del pronto soccorso dell’ospedale “Chiello” che segnalava il ricovero di una donna, di anni 45, con evidenti gravi lesioni al volto e vari ematomi. La stessa presentava infatti le ossa nasali completamente frantumate a causa di un violento pugno ricevuto poco prima.

Le immediate indagini e la riservata dichiarazione rilasciata dalla donna circa quanto accadutole, hanno portato a scoprire una tristissima vicenda coniugale. Da moltissimi anni la signora era costretta a subire, a causa del carattere del marito, vessazioni ed offese continue fino a giungere a frequenti episodi durante i quali, per futili e inesistenti motivi, finiva per essere colpita con calci e pugni.

Una violenza famigliare che non era mai stata denunciata, nè dalla stessa nè da altri famigliari “per il bene della famiglia e dei figli”

Ma il ricovero in questione, con la riscontrata rottura delle ossa nasali provocatale da un ennesimo pugno sferratole nel corso dell’ultima futile lite, ha inevitabilmente determinato l’avvio di un’indagine più approfondita, condotta anche quasi contro la volontà della donna, propensa, per l’ennesima volta, a perdonare il marito. Le indagini si sono concluse nel giro di pochi giorni, con il deferimento dell’uomo alla procura della repubblica di Enna con numerose prove dei gravissimi maltrattamenti fisici e soprattutto psichici provocati da anni dallo stesso ai danni della propria coniuge.

Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Enna, dott. David Salvucci, valutati gli elementi di prova raccolti, su parallela proposta del sostituto procuratore dott. Marcello Cozzolino, ha emesso dopo pochi giorni apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato ordinando ai Carabinieri di Piazza Armerina l’arresto dell’uomo ed il suo trasferimento presso la casa circondariale di Enna.

La triste vicenda sarà oggetto nei prossimi giorni di ulteriori sviluppi ed interrogatori dell’arrestato che saranno condotti alla presenza dell’avvocato di fiducia nominato dallo stesso.

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redazione-vivienna