Piazza Armerina. Condannato il rapinatore dell’Antonveneta

ENNA – Un giovane palermitano, Emanuele Rubino di 21 anni, attualmente ristretto presso il carcere palermitano dell’Ucciardone, è stato condannato dai giudici del tribunale di Enna, a quattro anni ed otto mesi di reclusione, 1500 euro di multa, pagamento delle spese processuali, interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, perché riconosciuto colpevole di essere autore della rapina alla Banca Antonveneta di Piazza Armerina, armato di taglierino. La rapina fu consumata il 6 ottobre del 2006, quando Emanuele Rubino con la complicità di un’altra persona, ancora non identificata, si introduceva all’interno della Banca Antonveneta, ed armato di taglierino minacciava i cassieri e gli impiegati, invitandoli a consegnare tutto il contante, 9.140 euro, che si trovava nelle casse dell’istituto di credito. I due giovani, una volta arraffato il contante riuscirono a dileguarsi nelle via di Piazza Armerina, e poi, aiutati da un complice in macchina, riuscirono ad allontanarsi. Le successive indagini e la visione del filmato interno della banca consentivano di identificare dei due giovani rapinatori, proprio Emanuele Rubino, il quale non ha mai voluto confessare il nome del complice. Il Pubblico Ministero aveva chiesto nel corso della sua requisitoria la condanna dell’imputato a sei anni e tre mesi di reclusione e 1500 euro di molta, perché il soggetto era già recidivo per un reato similare, interdizione legale nel corso dell’espiazione della pena. I giudici del tribunale ennese con Stefania Rienzo, presidente, Elisabetta Mazza e Maria Militello, giudici a latere, hanno riconosciuto Emanuele Rubino colpevole del reato di rapina, condannandolo a quattro anni e otto mesi di reclusione, 1500 euro di multa, pagamento delle spese processuali e custodia cautelare , interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.