Enna. Ancora contestazioni alla rimodulazione del piano sanitario

Enna. Giudizio negativo da parte di tutti, addetti ai lavori, amministratori e rappresentanti politici per un “piano sanitario di rimodulazione” che va a danneggiare in maniera concreta e pesante tutta la provincia di Enna. La formazione di due distretti sanitari, rispetto ai quattro esistenti, non fa altro che accorpare l’ospedale Umberto I di Enna con il Chiello di Piazza Armerina “con conseguente revisione organica dell’assetto delle posizioni apicali relative a direzione sanitaria, radiologia, laboratori analisi, farmacia, anestesia e rianimazione ed anche per le discipline per le quali è possibile un accorpamento delle Unità Operative”; l’altro distretto con le stesse modalità accorpa l’ospedale Basilotta di Nicosia con il Branciforti di Leonforte. Per il Basilotta Nicosia, tenuto conto per la particolare situazione orografica, manterrà le funzioni di diagnosi e cura di primo livello nonché di servizio di emergenza 24 ore su 24, collegato con i Dipartimenti di Emergenza ed Urgenza dell’Asp ed al suo interno saranno attivati processi di rifunzionalizzazione. Per quanto riguarda i posti letto per il primo distretto (Enna e Piazza Armerina) saranno 330 per il ricovero ordinario, 45 per Day Hospital; per il secondo distretto (Nicosia e Leonforte) 150 per il Ricovero Ordinario e 20 per DH, per un totale complessivo di 545 posti letto, ai quali aggiungere 352 posti di riabilitazione per l’intera provincia nel settore privato. Ancora una volta l’assessorato regionale alla Sanità, nonostante i continui chiarimenti, ha ignorato che i posti letto dell’Oasi di Troina per la loro specificità non sono da includere nel privato e in campo provinciale, ma regionale. Il sindaco di Enna, Rino Agnello, nella qualità di presidente della conferenza provinciale sanitaria, a questo proposito e per la decurtazione dei posti letto, ha presentato due ricorsi al Tar di Catania. “I due ricorsi sono stati presentati per tempo – ha dichiarato il sindaco Agnello – inoltre qualche giorno fa il direttore generale dell’Asl 4, Francesco Iudica, ha chiesto un incontro per cercare di varare delle proposte sul piano di rimodulazione che potesse penalizzare il meno possibile la provincia di Enna. Questo decreto giunge improvvisamente e senza alcun accordo con i sindaci e le organizzazioni sindacali medici. Domani valuterò se convocare la conferenza dei sindaci ed eventualmente, dopo questo ennesimo decreto, valuteremo se presentare un terzo ricorso al Tar di Catania, sicuramente non ci fermeremo perché la sanità è una cosa seria ed importante”.
Deciso a dare battaglia il deputato regionale del PD, Elio Galvagno. “Continua l’atteggiamento vessatorio ed ostruzionistico del presidente Lombardo e dell’assessore Russo nei confronti della provincia di Enna – ha dichiarato Elio Galvagno – Bene ha fatto il sindaco Agnello a presentare ricorsi al Tar. Per quanto ci riguarda daremo battaglia in assemblea regionale, perché non ci arrendiamo, vogliamo difendere in sede parlamentare e sul piano personale la salute dei nostri concittadini. Se è necessario faremo le barricate per avere ragione”.
Anche il medico Salvatore Barbera, rappresentante sindacali dei medici, rivolge accuse e critiche al piano di rimodulazione. “Abbiano contestato e contesteremo questo piano di rimodulazione che penalizza la provincia di Enna sotto tutti i punti di vista – ha dichiarato il dottor Barbera – C’è una caduta verticale della sanità ennese in questo piano; si vuole favorire il privato di Catania e Palermo, ma è chiaro che non ci arrenderemo perché si vuole penalizzare a qualunque costo la provincia ennese”.