Grido di allarme di Confindustria: Comuni e Provincia sono arenati

Enna. Gli imprenditori aderenti a Confindustria chiedono alle istituzioni locali di affrontare la crisi con più concreti provvedimenti. Riuniti in assemblea lo scorso martedì, gli imprenditori di Confindustria hanno discusso delle difficoltà amministrative e dei loro effetti sulle tante questioni irrosolte.

Il presidente di Confindustria Nino Grippaldi: “Le vicende politiche regionali e provinciali ci dicono molto sulle difficoltà di gestione di un momento così complicato. Senza esprimere più di tanto critiche o censure delle forze politiche, il dato più preoccupante è che non si vede nessun elemento concreto che affronti l’enorme stato di disagio che il sistema economico e più in generale la collettività vivono, anche ma non solo per la crisi economico-finanziaria. Chiediamo quindi al Presidente della provincia Monaco ora che si appresta a ricomporre la situazione politica, ma anche ai Sindaci, di voler mettere nello loro agende alcuni temi che devono essere affrontati con pragmatismo non di parte”.
“Comuni e Provincia sono arenati su temi importanti quali la gestione dei rifiuti urbani e le infrastrutture. Chiediamo al Presidente della Provincia che in questo suo nuovo tentativo di dare un governo prenda un pubblico impegno a privatizzare la gestione dei rifiuti affidandola in appalto, che metta mano alla annosa problematiche dei crediti vantati dalle imprese su questo servizi ma più in generale per tutti i loro fornitori, ed a cantierare infrastrutture importanti per la sopravvivenza di questa provincia. Chiediamo che la Provincia ma anche i Sindaci liberino le energie delle imprese soffocate dalla presenza degli enti locali in ambiti propri dell’impresa stessa. Le numerose partecipazioni in enti e società sono una delle concause delle difficoltà finanziarie degli enti. Occorre che si razionalizzino le spese eliminando partecipazioni non prioritarie liberando così risorse economiche destinabili a iniziative infrastrutturali e di sostegno che possano generare ossigeno per l’economia provinciale”. “Alla Provincia chiediamo anche che, come abbiamo fatto ripetutamente in questi mesi anche con proposte concrete su turismo-infrastrutture-energia, il nuovo governo provinciale rimetta mano alla questione Sviluppo e che metta allo studio, magari sfruttando meglio il sapere scientifico che la Kore può offrire, delineando uno scenario, un futuro, un idea di sviluppo concreto basato su le nostre capacità e vocazioni”.