Catania. Saluto alla città dal 62° reggimento fanteria Sicilia

Catania – Splendida e sentita cerimonia, lo scorso 1 luglio 2009 a Catania, in occasione del rientro nel capoluogo etneo del 62° reggimento “Sicilia”, unità di fanteria della Brigata Meccanizzata “Aosta”, attualmente agli ordini del colonnello Benedetto Speranza.
Folto il pubblico accorso in piazza Università per salutare i “catanesi” in divisa. Numerose le Autorità civili, militari e religiose presenti, fra le quali il Generale di Corpo d’Armata Francesco Tarricone, Comandante delle Forze di Difesa dell’Esercito per il Centro, Sud Italia e le Isole, il colonnello Antonio Alecci, Comandante del Distaccamento Comando Brigata Meccanizzata “Aosta”, e la dott.sa Annamaria Polimeni, Vice Prefetto Vicario della Provincia di Catania.
La cerimonia ha avuto inizio con l’afflusso in piazza della Banda musicale della Brigata “Aosta”, seguita dalle compagnie di fanteria e dalla batteria di artiglieria del reggimento di formazione e resa degli onori alla Bandiera di Guerra del 62° reggimento fanteria “Sicilia” (decorata di un Ordine Militare d’Italia, due Medaglie d’argento e due di Bronzo al Valor Militare). Presenti anche i Gonfaloni del Comune e della Provincia di Catania, il Medagliere del Nastro Azzurro ed i Labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.
Momento di particolare commozione quando il colonnello Benedetto Speranza, nel corso dell’allocuzione, ha ricordato un militare deceduto durante la missione: “[…] Consentitemi di ricordare un nostro caro e prezioso collega che proprio una gelida sera del febbraio kosovaro ci ha lasciati: il 1° Maresciallo Concetto Battaglia che con il suo entusiasmo e la sua innata simpatia è stato un punto di riferimento per tutti noi ed un esempio tangibile di come fino all’ultimo si possa servire la Patria. Riposa in pace caro Concetto. Rimarrai per sempre con noi, come tutti i nostri colleghi che ci hanno lasciato! […]”. Elogiati i soldati del reggimento e quelli in concorso del 24° reggimento artiglieria terrestre “Peloritani” e del reggimento “Lancieri di Montebello”.
Intensa l’attività in Kosovo dove, nei sei mesi trascorsi, il reggimento ha rappresentato l’unità operativa di manovra italiana della Multinational Task Force West, garantendo sicurezza e libertà di movimento alla popolazione locale, in perfetta aderenza a quanto sancito dal mandato delle Nazioni Unite. Bilancio positivo in termini qualitativi e quantitativi: 3.760 posti osservazione, 5.500 pattuglie motorizzate, 3.190 pattuglie appiedate, 54 check points, oltre 3.800 persone e più di 3.000 veicoli controllati, per un totale di oltre 420.000 chilometri percorsi ed il sequestro di grossi quantitativi di munizionamento da guerra.

Enrico Casale

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