Enna. Latte ovino, art.68 e Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. “Sono questi gli argomenti sui quali, il presidente della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori Francesco Salamone sollecita precisi interventi “per tutelare il reddito degli agricoltori e garantire la stessa sopravvivenza di un settore fondamentale per l’economia della Provincia di Enna”.
“Per il latte ovino la situazione – sostiene Salamone – rimane drammatica. Il prezzo non è più remunerativo e i produttori sono alle prese con molteplici difficoltà, a cominciare dai costi che ormai non sono più sostenibili. Senza validi interventi, molte aziende rischiano di chiudere con i riflessi facilmente immaginabili. Da parte del governo regionale non è arrivata una sola risposta. Ancora una volta tanti annunci, ma nulla di realmente concreto e a nulla sono serviti i tentativi di costituzione di iniziative consortili e di concentrazione dell’offerta da parte degli allevatori”.
“La crisi del comparto ovino -afferma il presidente della Cia- impone un’azione congiunta delle istituzioni a livello regionale e comunitario per concentrare sulle imprese le risorse già destinate al settore e quelle nuove necessarie a fronte dell’aggravamento della crisi”.
Dopo aver ricordato la mole burocratica che impegna giornalmente gli allevatori, Salamone riafferma l’esigenza di interventi straordinari per la riduzione dei costi di produzione delle aziende zootecniche: “dilazione del pagamento dei contributi assistenziali, previdenziali e dell’Iva, a favore delle aziende del settore, prevedendo anche strumenti di rateizzazione; attenuazione degli oneri legati agli adeguamenti alle normative ambientali ed igienico sanitarie”.
“Sull’art. 68, soprattutto dopo la dura presa di posizione delle Regioni, che giudicano negativamente la proposta del ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia e lamentano la mancanza di un confronto su questa materia, lo scenario – continua Salamone – diventa sempre più complesso. E tutto ciò conferma la validità della posizione assunta, sin da primo momento, dalla Direzione Regionale della mia Organizzazione. In mancanza di un valido e condivisibile accordo è preferibile non disperdere risorse e procedere alla restituzione degli importi degli aiuti, precedentemente trattenuti agli agricoltori”.
“Particolarmente grave è, infine, il mancato finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale. In questi ultimi mesi – rileva Salamone – abbiamo continuato a registrare gravi danni alle colture a causa del maltempo. Siamo nell’ordine di diverse migliaia di euro. Molti agricoltori hanno provveduto a stipulare polizze senza la copertura pubblica e i costi in generale dunque triplicano. Molti altri, invece, non si sono assicurati aspettando inutilmente il rifinanziamento del Fondo.
“Per questa ragione -aggiunge il presidente della Cia- abbiamo rinnovato la nostra richiesta al governo di intervenire al più presto su una materia così delicata e per certi aspetti innovativa, quale è quella assicurativa. Nostro auspicio è che si trovino al più presto risorse necessarie per finanziare adeguatamente il Fondo senza che vengano sottratti altri finanziamenti già previsti per il settore”.
Su questi temi Salamone sollecita, dunque, attenzione da parte dei parlamentari ennesi e dei rappresentanti di Provincia e Comuni “affinché si apra in tempi brevi un confronto chiaro e concreto per arrivare a misure valide, come del resto è avvenuto per altri settori produttivi per i quali sono state trovate le opportune risorse. Non vorremmo -conclude – che l’agricoltura resti ancora una volta ignorata”.